I carabinieri hanno trovato 500 piante alla periferia di Uzzano, in un’area di circa mille metri quadrati. Pedinando alcuni spacciatori i carabinieri di Pinerolo hanno trovato piantagioni realizzate in aperta campagna, nascoste tra cespugli e sterpaglie. Sequestrate 48 piante
FIRENZE – Oltre 500 piante di marijuana sono state scoperte in una serra alla periferia di Uzzano (Pistoia) dai carabinieri di Pescia che hanno anche arrestato due uomini, trovati all’interno della struttura. Si tratta di un 34enne e di un 35enne, entrambi residenti a Vibo Valentia, ma domiciliati in Valdinievole, già conosciuti alle forze dell’ordine.
La serra, di circa mille metri quadrati e che si trova all’interno di una vasta area agricola, era destinata, fino a pochi mesi fa, alla produzione di piante ornamentali. I due, che adesso sono agli arresti domiciliari, l’avevano affittata: il proprietario della struttura Š risultato estraneo al fatto. All’interno della serra i militari hanno anche rinvenuto pi— di 1.300 piccoli vasi con terriccio, contenenti semi di marijuana, ben concimati e costantemente annaffiati, in attesa della nascita delle piantine da travasare nel terreno della stessa serra. I carabinieri stanno svolgendo ulteriori indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento di complici.
TORINO – Si erano creati tre piccoli giardini di marijuana, ben nascosti tra cespugli e sterpaglie nelle campagne in provincia di Torino. Per raggiungerli bisognava percorrere sentieri nascosti e trovare i giusti passaggi segreti. Ma tutte le accortezze messe in piedi non sono bastate e i Carabinieri della Compagnia di Pinerolo hanno scovato le tre coltivazioni di “erba” arrestandone i giardinieri: Andrea Raimondo di 34 anni, Sebastiano Simone Santangelo di 34 anni e Danilo Guglielmet di 37 anni con l’accusa di produzione e vendita di droga. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate ben 48 piante di marijuana che erano state coltivate in aperta campagna.
Le indagini sono partite da Raimondo, già noto ai militari per le sue attività di spacciatore nei pressi delle scuole elementari e medie a Miradolo, frazione di San Secondo. Intercettando le sue telefonate i carabinieri sono venuti a conoscenza dell’esistenza delle piantagioni. Ma per individuarle è stato necessario un lungo lavoro di pedinamento. I tre coltivatori, infatti, nelle loro conversazioni telefoniche non davano mai indicazioni, limitandosi a dire “su” e “giù”.
A tradire i tre è stata però la calura estiva. Il 19 luglio, infatti, Raimondo e Santangelo si sono dovuti recare a una delle piantagioni per innaffiare le piante. A quel punto è scattato il blitz dei carabinieri. I due sono stati fermati e le piante sono state estirpate. Contemporaneamente gli uomini del’arma perquisivano la casa di Danilo Guglielmet, cognato di Raimondo, facendosi consegnare 21 grammi di hashish e 12 piante di marijuana alte tra 10 e 140 cm.
Redazione Online