CONTI REGIONE SICILIA. «L’ipotesi di default era una balla». Palazzo Chigi: «Presto un piano di rientro finanziario organizzativo»
ROMA – Raffaele Lombardo si dimetterà il 31 luglio da governatore della Sicilia, e «a Dio piacendo» si andrà al voto il 28 e 29 ottobre. Lo ha detto lo stesso Lombardo, al termine dell’incontro con il Premier Mario Monti, assicurando che l’ipotesi commissariamento e rinvio delle elezioni «non è mai esistita» e che con il premier «abbiamo concordato che nel periodo della campagna elettorale non ci saranno sprechi e spese pazze». Secondo Lombardo infatti «L’idea che i conti della Sicilia non fossero in ordine era una grande balla. La Regione ha i conti solidi e una finanza sostenibile». «In questi mesi di campagna elettorale da qui alle elezioni non ci saranno sperperi».
PALAZZO CHIGI – E dopo l’incontro Monti ha annunciato un piano di rientro finanziario e di riorganizzazione della pubblica amministrazione regionale, che sia vincolante nei tempi e negli obiettivi. È il risultato – si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi – dell’incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. L’incontro – dice ancora Palazzo Chigi – è stato richiesto dal presidente Lombardo a seguito della lettera del presidente del Consiglio a lui rivolta nella quale si esprimeva viva preoccupazione riguardo alla stabilità finanziaria della Regione Siciliana e l’esigenza improcrastinabile di provvedere a un rigoroso piano di riduzione e contenimento della spesa regionale, in simmetria con quanto si sta realizzando a livello nazionale con il decreto legge sulla spending review. Il programma sarà finalizzato nelle prossime settimane per essere formalmente sottoscritto dal governo regionale e da quello nazionale.