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Semi presidenzialismo, via libera del Senato. Alfano: «Il Pd non perda questa occasione»

Riforme costituzionali| elezione diretta del presidente che non È più capo del csm. Si ricompatta l’asse Pdl-Lega sulla riforma elettorale. Leader Pdl: «Contrari ad elezioni anticipate». Strappo di Pisanu

ROMA – Via libera a semi presidenzialimo: con una serie di votazioni lampo, nel giro di mezz’ora, l’aula del Senato ha approvato un pacchetto di emendamenti Pdl sul semi presidenzialismo che prevede l’elezione diretta del capo dello Stato. La norma è passata con i voti di Pdl, Lega e Coesione nazionale. Giuseppe Pisanu e Giuseppe Saro del Pdl si sono astenuti. Pd e Idv hanno abbandonato i lavori per protesta mentre Udc, Api hanno votato contro e Fli si è astenuta. Il voto conferma l’asse Pdl-Lega che si era riformato dopo il voto sul Senato federale.

ALFANO: APPROVARE SUBITO LA NORMA –«Il Senato ha approvato l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Ora tocca alla Camera. Speriamo che il Pd non faccia perdere questa occasione all’Italia perchè l’anno prossimo di questi tempi potremmo avere un presidente eletto dal popolo. Si tratta di una grande chance per il Paese, un fatto storico» ha commentato il segretario del Pdl, Angelino Alfano. «Il presidenzialismo non è una scelta di propaganda e nemmeno una bandiera da sventolare. È una scelta che guarda al futuro, ad un rafforzamento della democrazia diretta» ha commentato il capogruppo del Pdl alla Camera Maurizio Gasparri.

A CAPO DEL GOVERNO- Il pacchetto di norme appena approvato – a firma del capogruppo Pdl Maurizio Gasparri e del vice Gaetano Quagiariello – stabilisce che «il presidente della Repubblica è il capo dello Stato» e presiede il Consiglio dei ministri «salvo delega al primo ministro». Il capo dello Stato conserva il potere di nomina del primo ministro che propone la nomina e la revoca dei ministri.

ELEZIONE DIRETTA – In base agli emendamenti approvati dal Senato, il capo dello Stato viene «eletto a suffragio universale e diretto» da tutti i cittadini che hanno compiuto la maggiore età. Il capo dello Stato è eletto per «cinque anni. Può essere rieletto una sola volta».

CSM – Il pacchetto di emendamenti sul semi presidenzialismo modifica anche l’articolo 87 della Costituzione stabilendo che il presidente della Repubblica non sarà più a capo del Csm. A presiedere il Csm, così prevede l’emendamento all’articolo 11 del testo sulle riforme costituzionali approvato subito dopo, sarà il primo presidente della Corte di Cassazione.

STRAPPO DI PISANU –Strappo di Giuseppe Pisanu dal Pdl sulle riforme costituzionali. L’ex ministro dell’Interno si è astenuto sul pacchetto di emendamenti Gasparri-Quagliariello sul semi presidenzialismo. «Io continuerò a sostenere il testo concordato» dalla maggioranza Abc. «Sono favorevole al semi presidenzialismo, ma ritengo che la via seguita in questa sede sia sbagliata». Per il senatore del Pdl, «una riforma così impegnativa infatti avrebbe richiesto un ampio dibattito. E invece ci siamo trovati con una manciata di emendamenti presentati in aula contro l’opinione della larga maggioranza che si era raccolta attorno al’originario pacchetto di riforme».

FINOCCHIARO – «Alfano e Gasparri sanno benissimo di mentire, sanno che questo testo di riforma delle nostre istituzioni -attacca la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro.– non sará mai legge e dovrebbe rendersi conto di quanto disagio ci sia all’interno del Pdl su questa vicenda. I senatori Pisanu e Saro dicono la veritá: la loro analisi su quanto sta avvenendo in Senato è la nostra e quelle parole confermano che nel Pdl non tutti sono alla mercè delle scorribande di Berlusconi».

SOLO UN PRIMO PASSO – Per divenire effettiva, una modifica costituzionale necessita del doppio passaggio in entrambe le Camere. Ma a Montecitorio il partito di Silvio Berlusconi e il Carroccio rischiano di non avere la maggioranza. Inoltre, una riforma non approvata a maggioranza qualificata, cioè coi due terzi, può essere sottoposta a referendum confermativo. L’intesa tra Pdl e Lega sulla questione delle riforme costituzionali, comunque, sta agitando la maggioranza che sostiene il governo tecnico guidato dal premier Mario Monti

Redazione Online

Semi presidenzialismo, via libera del Senato. Alfano: «Il Pd non perda questa occasione»ultima modifica: 2012-07-24T15:46:25+02:00da
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