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Squinzi: siamo nella tempeste e serve coesione

CRISI| appello di bersani: «situazione è preoccupante, in Allerta tutte le istituzioni». Il presidente di Confindustria: «Non prevedo aiuti per Italia che ha basi robuste. Siamo più forti e competitivi della Spagna»

«La situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, siamo su una barca nella tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione» avverte il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Un appello all’unità politica che è ripreso anche dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che martedì ha incontrato il premier Mario Monti: «La situazione generale è naturalmente molto preoccupante e c’è bisogno di uno stato d’allerta da parte di tutte le istituzioni. E penso che se le cose peggiorano ancora, la Banca centrale europea dovrà pensare a intervenire» avverte Bersani.

NESSUN BISOGNO DI AIUTI – A margine del premio Imprese per l’innovazione, Squinzi precisa che « l’Italia non è come la Spagna- continua Squinzi- credo che l’Italia sia molto più forte della Spagna: come paese siamo molto più competitivi e molto più forti». «Stiamo fronteggiando un momento difficile, con un impatto diretto sull’economia reale e probabilmente sull’occupazione, ma non prevedo aiuti per l’Italia come ci sono stati per la Spagna, perchè anche se la situazione è molto complessa abbiamo delle fondamenta più robuste». Anche la Germania «non può pensare di sopravvivere da sola», di sopravvivere «a una dissoluzione dell’euro e dell’Europa», conclude Squinzi.

SPREAD – «L’aumento dello spread, in mancanza di misure incisive da parte dell’Europa, può avere una sua logica. La mia preoccupazione più grande è che continui l’attacco della speculazione internazionale contro l’Europa ed evidentemente contro l’Italia» dice Squinzi.«Quello che ripeto da un po’ di tempo è che dobbiamo guardare con più decisione verso gli Stati uniti d’Europa» aggiunge il presidente di Confindustria rispondendo sulla questione del declassamento del fondo salva stati.

COESIONE – Ma Squinzi guarda anche all’Italia, alle responsabilità della politica per uscire dalla crisi. In questo momento così delicato per il Paese, il presidente di Confindustria auspica che la politica dimostri «coesione e compattezza». Rispondendo a chi gli chiedeva se pensa che Monti possa arrivare a fine legislatura, Squinzi ha sottolineato: «Io personalmente i problemi della politica non li conosco e non posso esprimermi. Certo la situazione è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione, di molta compattezza». «Siamo su una barca nella tempesta – aggiunge Squinzi – e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione».

PUNTARE SULL’INNOVAZIONE – «Il nostro paese ce la può fare, basta saper coniugare la parola dell’innovazione» dice il presidente di Confindustria. «Sono convinto che il nostro Paese ce la possa fare se sarà capace di coniugare innovazione e ricerca. Ci stiamo battendo nelle sedi naturali perchè l’impegno delle aziende a fare ricerca non venga penalizzato o messo in un angolo. La disponibilità dei fondi è prossima allo zero assoluto, ma dobbiamo continuare a batterci come imprenditori e investire su ricerca e innovazione» conclude Squinzi.

Redazione Online

Squinzi: siamo nella tempeste e serve coesioneultima modifica: 2012-07-25T12:45:42+02:00da
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