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Wsj con Monti: «Parole dure per salvare l’Euro». E il premier attacca il precedente governo. «Un colpo di sole». «Basta stacchiamo la spina». Gli strali del Pdl contro l’ironia di Monti

L’elogio del quotidiano, mentre monti va all’attacco: «con berlusconi spread a 1.200». Secondo il quotidiano Monti si trova però «in un circolo vizioso» con i partiti che «minacciano di toglierli l’appoggio». BRUNETTA:«QUAL E’ LA SUA PROIEZIONE?». SANTANCHE’: «HO CHIUSO CON LUI, ANDIAMO AL VOTO». Corsaro: «Il tecnico sfotte, se preferisce suicidarsi lo dica». E il governo va sotto su un ordine del giorno della spending review.

«Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile»: lo ha detto il premier Mario Monti in un’intervista rilasciata il mese scorso al Wall Street Journal e pubblicata sul sito. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate in merito all’intervista del premier Monti al Wsj, precisano che comunque non c’è alcuna intenzione polemica nei confronti del passato esecutivo e che la stima di uno spread a 1200 viene da una proiezione degli effetti della speculazione sul nostro paese se non si fossero dati segni di discontinuità con il passato.

LO SPREAD – È infatti noto – spiegano – che lo spread in sei mesi era salito dai 150 punti base di maggio ai 550 di novembre. Le stesse fonti ricordano che anche per tale motivo si ricorse al governo tecnico, che potesse raccogliere consensi parlamentari tali da poter mettere mano a riforme fondamentali per il paese oltre che per far approvare misure anche impopolari ma non più procrastinabili.

LA MENTALITA’ – Il premier ha poi aggiunto: «Spero che il mio governo possa aiutare gli italiani a modificare la loro mentalità». «Questo non vuol dire – ha aggiunto – che io voglio sostituire la mentalità degli italiani con quella dei tedeschi. Ma ci sono alcuni aspetti dei comportamenti italiani, come per esempio la solidarietà spinta fino a livello di collusione, che sono alla radice di cose come l’evasione fiscale, che il mio governo sta combattendo con impegno e strumenti senza precedenti».

GLI ELOGI – E così a pochi giorni dalla bufera scatenata da un’intervista a Der Spiegel, per Mario Monti è il momento di incassare un po’ di sostegno. L’elogio arriva in un articolo «The italian job: Premier Talks Tough to Save Euro»: «Il compito dell’Italia: il premier parla duro nel tentativo di salvare l’euro», spiega il quotidiano che dedica due pagine al presidente del Consiglio.

L’ANOMALIA– Secondo il quotidiano finanziario americano, il professore è «un’anomalia in Europa: un leader non eletto chiamato a realizzare impopolari cambiamenti nei cui confronti i politici del Paese erano riluttanti. Monti fa affidamento sulla tolleranza dei principali partiti politici italiani e non ha un suo potere di base, ad eccezione della sua credibilità personale».

«CIRCOLO VIZIOSO»– «La sua natura disciplinata è più tedesca che italiana», prosegue il Wsj, mentre il suo senso dell’umorismo «è decisamente più britannico». Da questa estate il presidente del Consiglio italiano si trova però «in un circolo vizioso», sottolinea il panegirico del quotidiano, a firma Alessandra Galloni e Marcus Walker, visto «che più propone misure impopolari, più i partiti politici minacciano di ritirare l’appoggio al suo governo». Per il Wall Street Journal, «lo spettro dell’instabilità politica ha scosso i mercati e ha spinto ulteriormente verso l’alto i costi dell’indebitamento dell’Italia. A Monti serviva più aiuto dall’Europa per portare l’Italia fuori dal mirino dei mercati, ma nessuno è stato disponibile. La Germania ha invece chiesto riforme interne più dure».

«Leggiamo con divertito stupore l’intervista che il presidente Monti avrebbe concesso il mese scorso al Wall Street Journal e in cui avrebbe ipotizzato uno spread a 1200 punti se il precedente governo fosse ancora in carica. Da professore a professore, chiedo al premier Monti il metodo della sua proiezione, sempre che sia vera: lineare, esponenziale, logaritmica, spannometrica, metaforica, metadentrica, napolitana… Siccome non ci sembra una cosa seria, pensiamo senza ironia che sia frutto di un altro malinteso, dopo quello di ieri con Der Spiegel».

«IL COLPO DI SOLE» – Lo afferma Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimenti del Pdl. «Per la storia, invece, basti ricordare che con il governo Berlusconi sono state varate manovre per 265 miliardi, rispetto ai 65 miliardi del governo Monti, e che l’unica riforma che l’esecutivo tecnico ha fatto è stato l’ultimo miglio di quella delle pensioni, con la polpetta avvelenata degli esodati, mentre l’altra, quella del mercato del lavoro, è stata giudicata male sia dagli investitori sia dalla stampa anglosassone. Per tutte queste cose – conclude Brunetta – mi rifiuto di credere che quella al Wsj sia una vera intervista: preferisco pensare a un colpo di sole, non si sa di chi».

«STACCHIAMO LA SPINA» – «Dopo una dichiarazione del genere la misura è colma. Per cui io sarei prontissima ad andare al voto e credo che in questo momento Monti con noi dovrebbe avere chiuso». Daniela Santanchè, parlamentare del Pdl vicina a Silvio Berlusconi chiede le elezioni anticipate dopo le parole del premier Monti che ha dichiarato che se Berlusconi fosse ancora a Palazzo Chigi lo spread sarebbe a 1200 punti.

IL TENTATIVO DI SUICIDIO – «Il Tecnico continua a sfottere il Pdl che gli vota la fiducia. Se qualcuno preferisce suicidarsi lo dica. Ognuno farà quel che crede», scrive invece su Twitter Massimo Corsaro, vice presidente vicario del Pdl alla Camera.

IL PROFETA – «Il presidente Monti è il profeta delle cose che non furono e non sono. La sua ipotesi sul livello dello spread se a Palazzo Chigi ci fosse ancora il presidente Berlusconi, lascia il tempo che trova. Provi invece il presidente Monti a ipotizzare il livello dello spread nel caso a Palazzo Chigi sedesse Bersani con una maggioranza parlamentare che comprende anche Vendola»., è il commento del vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli.

LA REAZIONE – Così i deputati del Pdl fanno andare sotto il governo su un ordine del giorno del decreto per la spending review che riguarda la sicurezza. «Lo abbiamo fatto apposta – spiega il tesoriere del gruppo Pietro Laffranco – per protesta contro le parole di Monti su Berlusconi. Ha detto una sacrosanta sciocchezza e noi abbiamo voluto lanciare un segnale».

Redazione Online

Wsj con Monti: «Parole dure per salvare l’Euro». E il premier attacca il precedente governo. «Un colpo di sole». «Basta stacchiamo la spina». Gli strali del Pdl contro l’ironia di Montiultima modifica: 2012-08-07T16:06:43+02:00da
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