Informati Subito

«Cancellieri via, è inadeguata». Bocchino attacca, Fini lo ferma

Caso scorte – L’affondo del numero due di Fli: Monti la sostituisca. Il presidente della Camera: piena fiducia al Viminale.

ROMA – Sul sito di Futuro e libertà – quello con il logo verde-blu e la scritta Fini – la notizia è rimasta in bella evidenza per tutto il pomeriggio: «Il Viminale merita un ministro adeguato… un funzionario di provincia in pensione non può guidare il ministero dell’Interno». Firmato Italo Bocchino, braccio destro di Gianfranco Fini. Tuttavia, dopo ore di imbarazzato silenzio, il pesante affondo contro la responsabile del Viminale – che non aveva escluso possibili sprechi anche in relazione alla gestione della mega scorta del presidente della Camera – e il suo autore sono stati scaricati dallo stesso Fini: «Ribadisco di aver piena fiducia nei confronti del ministro Cancellieri, e non solo per la questione delle scorte. Per tanto non condivido quanto dichiarato dall’onorevole Bocchino».

Prima di questa presa di distanze lo stato maggiore di Fli aveva comunque mostrato di aver avuto il via libera nel dichiarare guerra al ministro Cancellieri che, a Ferragosto, aveva anticipato un suo giudizio sugli sprechi, «probabilmente non isolati», legati alla gestione della scorta della terza carica dello Stato. Al di là del rispetto dei regolamenti, sulla cui osservanza formale nessuno muove appunti al presidente della Camera, Annamaria Cancellieri, parlando con Repubblica , aveva infatti mostrato di essersi fatta un’idea precisa sul caso Fini. Nove stanze per i poliziotti prenotate per tutta l’estate in un albergo di Orbetello, per una spesa di decine di migliaia di euro, sono un dato (rivelato da Libero ) che fa a cazzotti con la sobrietà richiesta al Paese e ai politici, in primo luogo, dal presidente Monti: «Il regolamento deve cambiare e anche la sensibilità dei singoli deve entrare in sintonia con la sensibilità dei tempi perché il denaro dei cittadini può e deve essere speso meglio, molto meglio».

Il ministro – che ieri era Siena in forma privata per assistere al palio – è ancora in attesa della stesura definitiva della relazione chiesta al capo della polizia, Antonio Manganelli, sul caso Fini: «Ci vuole serenità nell’affrontare questi temi, senza furori ideologici perché l’Italia ha già pianto persone che non erano protette in maniera sufficiente». La Cancellieri non ha voluto commentare le parole di Bocchino che pure l’ha definita con termini poco lusinghieri: «Per seguire la via dell’antipolitica, il ministro ha violato i suoi doveri dimostrando che un funzionario di provincia in pensione che non può guidare il Viminale… e Monti farebbe bene a prenderne atto», perché «lei è venuta meno alla doverosa leale collaborazione tra poteri dello Stato». Insomma, un frontale che ha lasciato immaginare l’irritazione di Fini per le parole schiette del ministro.
Poi Fini ha confermato la sua fiducia nel ministro prendendo le distanze da Bocchino. Il quale non fa una piega: «Scaricato? La mia era solo una valutazione politica. È normale che la terza carica dello Stato prenda un’altra posizione». Tra Fini e Bocchino, però s’inserisce Francesco Storace. Che li conosce bene: «Litigano? Li separerà la scorta…».

Dino Martirano

«Cancellieri via, è inadeguata». Bocchino attacca, Fini lo fermaultima modifica: 2012-08-17T12:55:17+02:00da
Reposta per primo quest’articolo