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Pussy Riot, Mosca blindata in attesa di sentenza

RUSSIA. Reparti antisommossa e strade chiuse intorno al tribunale. Le tre cantanti rischiano fino a sette anni di reclusione.

MOSCA – Venerdì è il giorno della sentenza. E Mosca si prepara a ogni evenienza, nel timore di contestazioni di piazza. Le autoritá russe hanno rafforzato le misure di sicurezza attorno al tribunale dove verrá pronunciato il verdetto contro le «Pussy Riot, le tre giovani cantanti punk che si sono esibite in una performance anti Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Barriere di acciaio sono state erette nelle strade attorno al tribunale Khamovichesky e la polizia impedisce l’accesso a pedoni e automobilisti.

SENTENZA EVENTO – Più di dieci autobus carichi di uomini dei reparti anti sommossa sono parcheggiati nelle vicinanze. Le tre donne – Maria Alyokhina, Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich- sono accusate di vandalismo e istigazione all’odio religioso e rischiano fino a sette anni di carcere in un controverso processo che ha ha provocato la mobilitazione in loro favore di molte stelle internazionali del rock. Più di cento giornalisti sono in attesa di ascoltare oggi la sentenza. Due delle Pussy Riot hanno figli piccoli e i loro avvocati hanno giá chiesto di ottenerne la custodia legale in caso di condanna, per evitare che vengano dati in adozione ad altre famiglie.

NADIA DAL CARCERE – La leader del trio, Nadia Tolokonnikova, dal carcere dove è rinchiusa, parla di vittoria. «Qualunque sia il verdetto, noi e voi stiamo vincendo. Perché‚ abbiamo imparato ad essere arrabbiati e a dirlo politicamente». Considerata mente e «sex symbol» delle Pussy Riot, la 22 enne cantante ha scritto una lettera ai suoi sostenitori, diffusa dagli avvocati della difesa e pubblicata sul sito della radio Eco di Mosca. Sorpresa per la mobilitazione sorta ovunque Nadia accusa il sistema del suo paese «la nostra detenzione è un segno chiaro e distinto che la libertà è stata sottratta a tutti noi». A suo avviso, la Russia soffre di un «male politico»: la minaccia è «la distruzione della libertà e delle forze di emancipazione del paese».

MOBILITAZIONE – Intanto si mobilitano i sostenitori delle tre ragazze che hanno indetto una giornata di mobilitazione in tutto il mondo, con marce di protesta dall’Europa agli Stati uniti, per chiedere la loro liberazione. Diverse star internazionali sono scese in campo per le giovani artiste, tra cui Madonna, Bjork e l’ex Beatle Paul McCartney. La difesa ha chiesto la piena assoluzione e ha annunciato il ricorso contro qualsiasi sentenza di condanna.

Redazione Online

Pussy Riot, Mosca blindata in attesa di sentenzaultima modifica: 2012-08-17T12:44:24+02:00da
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