AUTO. Dieci giorni tra settembre e ottobre. Ancora ferma Mirafiori Gli altri stabilimenti stanno ripartendo lentamente.
POMIGLIANO – La crisi del mercato auto continua a farsi sentire. La Fiat ha infatti deciso dieci giorni di cassa integrazione nello stabilimento di Pomigliano. La direzione dello stabilimento lo ha comunicato merc0ledì alle organizzazioni sindacali. La produzione si fermerà dal 24 al 28 settembre e dall’1 al 5 ottobre.
CASSINO – La situazione degli stabilimenti Fiat riflette il calo produttivo generale. Mercoledì è ripresa la produzione allo stabilimento di Cassino, nel frusinate, dopo un mese di stop per ferie e cassintegrazione. I 3900 operai sono tornati in fabbrica ma fino a dicembre l’attività potrebbe procedere a singhiozzo. Lo stabilimento produce ogni giorno 780 vetture, di cui 520 Giulietta, 100 Bravo e 150 Delta, ma i sindacati sono preoccupati per il mancato lancio di nuovi modelli.
GLI ALTRI STABILIMENTI – Anche negli altri stabilimenti l’attività sta ripartendo. Con qualche difficoltà. Mentre Pomigliano e Mirafiori sono ancora fermi, sono tornati in fabbrica i lavoratori di Melfi e della Sevel Val di Sangro. A Torino la cassa integrazione interessa anche i circa 5.000 dipendenti degli Enti Centrali, la maggior parte impiegati: prima delle ferie sono rimasti a casa dal 30 luglio al 5 agosto e per loro il rientro è previsto lunedì 3 settembre, ma sono già previste altre fermate il 13, il 14, il 20 e il 21 del mese. Il provvedimento riguarda anche gli Enti Centrali Powertrain di Mirafiori e Iveco, a Torino e a Balocco (Vercelli). In tutto 1.107 lavoratori, 830 dei quali impiegati e tecnici.