Fecondazione assistita. Bagnasco critico: «Singolare che siano stati saltati i nostri giudici» Il ministro Balduzzi: «Governo orientato a presentare ricorso».
«Bisogna ripensarci un attimo a livello nazionale: sia a livello di tecnici che di esperti, sia nel merito che nel metodo perchè non si è passati attraverso la magistratura italiana». Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, all’indomani del pronunciamento della Corte di Strasburgo sulla legge 40. »Bisogna ripensarci – ha aggiunto il porporato – c’è stato un superamento, un surclassamento della magistratura italiana, è singolare». E intanto il ministro della Salute Balduzzi ha annunciato che il governo è orientato al ricorso.
LA FAMIGLIA – La famiglia «merita di essere molto di più considerata sul piano culturale, e sostenuta sul piano politico ed economico» affinchè «non sia umiliata e non deperisca».ha proseguito il cardinale Angelo Bagnasco nell’omelia pronunciata mercoledì mattina presso il Santuario della Madonna della Guardia, nel capoluogo ligure, in occasione della festa per l’anniversario dell’Apparizione della Vergine sul monte Figogna. «Se la famiglia – ha aggiunto il presidente della Cei – fonda la società, la presidia e le garantisce futuro – com’è evidente da sempre- la società a sua volta deve presidiare la famiglia riconoscendone pubblicamente il valore unico, e ponendo in essere tutte quelle misure necessarie e urgenti, affinchè non sia umiliata e non deperisca».
LA CRISI – Dalla crisi si esce «solamente uniti perchè la strada intrapresa, in Italia come altrove nel mondo, è fortemente in salita» ha detto ancora presidente della Cei Bagnasco «Uscire dalla strettoia, che ha costi alti per famiglie, giovani, adulti e pensionati – ha detto – è possibile ma solo insieme perché insieme si affrontano le prove più dure» perchè «se le persone si sentono sole davanti alle difficoltà, si deprimono e arrendono, finiscono ai margini, preda del peggio: senza lavoro, il male ha buon gioco».
IL RICORSO – C’è un orientamento del governo per presentare ricorso sulla sentenza della Corte di Strasburgo sulla Legge 40, allo scopo di un «chiarimento giurisprudenziale». Lo spiega il ministro per la Salute Renato Balduzzi a Lucca per alcuni impegni istituzionali.