LE STIME DELL’AGENZIA. Riviste al ribasso le stime: da 1%-2 % a 1,5%-2,50% nel 2012. La crisi dell’eurozona può riflettersi sull’economia globale.
La crisi greca da un lato, le tensioni sui finanziamenti di Spagna e Italia dall’altro. Il tutto in un contesto economico europeo ancora troppo incerto. Con queste motivazioni l’agenzia di rating Moody’s ribassa ulteriormente la previsione sul pil italiano. In un rapporto dedicato alle prospettive economiche globali per il 2012 e il 2013 – in cui si spiega come la crisi della zona euro continui a rappresentare un elemento di rischio – Moody’s prevede che l’economia italiana si contrarrà tra il 2,5% e l’1,5% quest’anno e tra l’1% e al più un andamento piatto il prossimo.
CRISI GRECA SULL SFONDO – Nell’outlook pubblicato in aprile le stime dell’agenzia erano per un pil italiano in contrazione tra il 2% e l’1% nel 2012 e compreso tra un -0,5% e un +0,5% nel 2013. Nella ‘credit opinion’ sull’Italia, pubblicata il 13 luglio scorso, l’agenzia aveva fornito stime puntuali sul pil, pari a un -2% sul 2012 e a un -0,2% sul 2013. «L’incertezza politica e finanziaria in Grecia e le potenziali tensioni sul finanziamento in Spagna e Italia hanno fatto salire il rischio di un forte dissesto economico e finanziario con possibili riverberi a livello globale» si legge nel rapporto. L’agenzia di rating scrive che la crescita nei Paesi emergenti rallenterà più del previsto l’anno prossimo. L’eurozona vedrà una leggera recessione nel 2012 mentre nel G20 la ripresa sarà modesta.