La battaglia per il controllo del mercato degli smartphone stimato in 200 mld di dollari. Una settimana fa a San Jose i coreani furono condannati a pagare 1,05 miliardi di dollari.
Samsung non ha violato i brevetti della Apple: lo ha deciso venerdì il tribunale di Tokyo, chiudendo uno dei tanti contenziosi legali tra il colosso californiano e quello sudcoreano. Le tecnologie utilizzate per gli smartphone Galaxy e i tablet del gruppo sudcoreano, in altri termini, «non costituiscono una violazione» dei brevetti alla base di iPhone e iPad della casa fondata da Steve Jobs.
IL PRECEDENTE – La decisione presa dal tribunale distrettuale di Tokyo segue quella di una settimana fa in base alla quale la giuria della corte di San Jose, in California, ha condannato Samsungal pagamento di danni alla Apple per 1,05 miliardi di dollari, dopo averla giudicata responsabile della copiatura delle caratteristiche principali di iPhone e iPad. Il responso di oggi in Giappone, secondo le valutazioni del giudice distrettuale Tamotsu Shoji, libera lo smartphone Galaxy e un tablet dalla violazione dei brevetti della Casa di Cupertino sulle modalità di sincronizzazione dai dati musica e video verso i server.
LA BATTAGLIA – Apple e Samsung stanno combattendo per il controllo del ricco mercato degli smartphone, stimato nel 2011 in oltre 200 miliardi di dollari, a colpi di carte bollate in quattro continenti. Nel 2011 la società californiana aveva citato in giudizio a Tokyo la rivale Samsung, il più grande produttore al mondo di telefoni cellulari, accusandola di violare alcuni suoi brevetti nei modelli Galaxy S, Galaxy Tab e Galaxy S II, e chiedendo – secondo la stampa nipponica – un risarcimento danni di 100 milioni di yen (circa 1,2 milioni di dollari). La linea Galaxy è venduta in Giappone da NTT DoCoMo, il più grande operatore di telefonia mobile del Giappone. (fonte:Ansa)