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Del Piero conferma, va al Sydney: «Grazie, qui ho fatto tutto quel che dovevo». Australia, ecco come funziona l’A-League nel segno di Alex

CALCIOMERCATO. Indosserà la maglia numero 10: «Sarò australiano per due stagioni». La Juventus via Twitter: «In bocca al lupo». Quando nel 2004 l’Australia scoprì il calcio professionistico, Del Piero iniziava la sua 12esima stagione in bianconero, quella dell’arrivo di Ibra a Torino. Otto anni dopo 10 franchigie, sparse tra gli oltre 7 milioni di kmq di tutto il Paese

«Sono felice di annunciare che ho firmato l’accordo con il Sydney. È un giorno speciale per me, diverso. Per i prossimi due anni sarò australiano», esordisce Alessandro Del Piero in conferenza stampa. Mercoledì, quindi, l’ex capitano della Juventus diventa ufficialmente un “australiano”. Poco dopo Tony Pignata, il Ceo del Sydney Fc, ha confermato: «Abbiamo chiuso pochi minuti fa l’accordo, è tutto fatto, Del Piero ha firmato un contratto di due anni e giocherá con la maglia numero 10».

GRAZIE ALLA MOGLIE – Alla conferenza stampa di Del Piero è presente la moglie dell’attaccante, Sonia, con in braccio uno dei figli. E Del Piero l’ha ringraziata per aver accettato il trasferimento: «Non poteva esserci situazione migliore, non poteva esserci posto migliore, quello che è accaduto ha un senso e sono felice oggi di potere iniziare questa avventura». Del Piero conserverà la maglia numero 10. La Juventus ha mandato i suoi auguri alla sua stella di 19 stagioni con un tweet: «In bocca al lupo ad Ale Del Piero per la sua nuova avventura al Sydney».

«HO SALTATO IN TUTTI I CONTINENTI» – Dalla fine del suo contratto con la Juventus sono state diverse le squadre che hanno cercato l’ex capitano bianconero: «Quello che affronterò è un progetto e un posto che non mi aspettavo, ma devo ammettere che tante squadre che non mi aspettavo mi hanno cercato. Anche italiane, ma da ogni parte del mondo, e mi sembra doveroso ringraziarle». Insomma, prima ancora di andare in Australia, Del Piero ha fatto un po’ il canguro: «Ho toccato da tutti i continenti, di conseguenza è stato divertente saltare da una città all’altra, da un posto all’altro con la mente. Però oggi il salto è finito e l’avventura inizia definitivamente».

«QUI HO FATTO TUTTO QUEL CHE DOVEVO» – Così si chiude in via definitiva la vita da calciatore a Torino per l’attaccante: «Qui ho fatto tutto quello che dovevo fare, penso che non ci potesse essere scelta migliore che Sydney. Sarà un periodo di grandi cambiamenti ma continuerò a tifare per la squadra in cui sono stato 19 anni», ha concluso Del Piero.

Quando nel 2004 l’Australia scoprì il calcio professionistico e fu fondata l’A-League, Alessandro Del Piero iniziava la sua 12esima stagione in bianconero, quella dell’arrivo di Ibra a Torino e delle prime panchine per il capitano con Fabio Capello.

Una crescita rapida quella dell’A-League che oggi vanta ben 10 franchigie, sparse tra gli oltre 7 milioni di kmq di un Paese che oggi si presta eccome alla cosiddetta “scelta di vita” di Alex. Il Sydney Fc nel 2004 era appena nato e non avrebbe mai immaginato, forse, che un giorno avrebbe incrociato la strada di chi quell’anno aveva già segnato 108 gol in Serie A.

Decise di partire forte, vincendo subito il primo storico campionato (bissato nel 2010). Nel piccolo albo d’oro dell’A-League sono entrate due volte anche il Melbourne Victory, i fortissimi Brisbane Roar ed i Newcastle Jets. Per essere i “padroni” del soccer Australia, però, occhio al regolamento. Complicato? No, complicatissimo. Le 10 franchigie, infatti, si affrontano prima in regular season (27 giornate) e poi ecco i playoff con una composizione che definire curiosa è poco: 1° e 2° si sfidano subito e la vincente vola in finale. La perdente sfida la vincente degli spareggi dalla 3° alla 6° in classifica. Infine la Grand Final che elegge i campioni dopo una corsa che quest’anno inizierà il 6 di Ottobre. E il Sydney, permettetecelo, con Alex Del Piero non può che non partire per grande favorita…

Redazione Online

Del Piero conferma, va al Sydney: «Grazie, qui ho fatto tutto quel che dovevo». Australia, ecco come funziona l’A-League nel segno di Alexultima modifica: 2012-09-05T17:14:00+02:00da
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