AGENDA DIGITALE. Confcommercio: «Si riducano piuttosto i costi e le commissioni».

Dal primo luglio 2013 potrebbe valere l’obbligo di accettare i pagamenti con moneta elettronica, bancomat e carte prepagate, per gli importi superiori ai 50 euro. Lo prevede una bozza del decreto sulla crescita all’esame del governo e contenente misure per l’Agenda digitale italiana e le start up innovative. «I soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, per gli importi superiori a 50 euro – è scritto nel testo secondo quanto riportato da TmNews – sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito». Inoltre con successivo regolamento del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera di concerto con il ministro dell’ Economia e delle Finanze, Vittorio Grilli, d’intesa con la Banca d’Italia «sarà disciplinata l’estensione anche a importi inferiori» a 50 euro e «anche a strumenti di pagamento con tecnologie mobili».
CONFCOMMERCIO – L’ipotesi ha subito scaturito delle reazioni, a partire da Confcommercio: «Non servono obblighi universali, ma riduzione di costi e commissioni – ha fatto sapere l’associazione -. È evidente che la modernizzazione del sistema dei pagamenti è un aspetto rilevante, ma il perseguimento di questo obiettivo non può però significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica. Si tratta, invece – precisa Confcommercio – di incentivare la diffusione degli strumenti di pagamento elettronici attraverso la riduzione di tutte le componenti di costo a carico di consumatori ed esercenti, attivando anche la leva delle detrazioni fiscali».