I MERCATI. Un solo voto contrario, Draghi: «Sta a voi indovinare chi è».
La Banca centrale europea dà il via al piano anti-spread con acquisto illimitato di titoli di stato. La votazione non è stata unanime: «c’è stata una voce di dissenso» ha spiegato il presidente Mario Draghi «lascio a voi indovinare di chi è». È la giornata di Mario Draghi e della presentazione del piano anti-spread su cui i mercati ripongono la loro fiducia. «Dobbiamo difendere l’integrità della politica monetaria dell’Eurozona» sono state le prime parole del suo intervento dopo la riunione di Bruxelles. L’euro, il concetto, è irreversibile. Ma non solo: «L’inflazione – ha annunciato Draghi, prima di entrare nel merito del piano – dovrebbe scendere di nuovo sotto il 2% nel 2013, ma resta l’incertezza». Immotivate, secondo Draghi, le distorsioni sui mercati, come quelle sullo spread. «Le distorsioni – ha aggiunto – sono fondate su paure ingiustificate».
SPREAD – Proprio il differenziale tra Btp e titoli di stato tedeschi decennali, è sceso oggi in picchiata sotto 400 punti base, per poi scendere a 378 punti. È il minimo da aprile. Le parole di Draghi hanno avuto la loro influenza, anche sulle borse: l’indice FTSE Mib è oscillato fino a +2,18%. In positivo anche le altre piazze europee.
TITOLI – Draghi ha poi rotto gli indugi sui possibili acquisti calmieranti di titoli di Stato. Il piano anti-spread non avrà limiti. Sotto una stretta condizionalità, ha riferito Draghi, la Bce potrà procedere ad acquisti di bond tra 1 e 3 anni di scadenza «senza prefissarsi un limite ex ante», ha detto, sull’ammontare di queste operazioni. Ma, ha voluto precisare il presidente della Bce, l’istituto non facilita nessuno. «Non credo – ha detto Draghi – a questa caricatura come se l’Euro fosse una cosa italiana o italianizzata».
INDIPENDENZA – «La Bce manterrà la sua indipendenza – ha sottolineato – e siamo sicuri che non stiamo violando il nostro mandato». «Abbiamo discusso di un possibile taglio dei tassi di interesse, ma abbiamo valutato che non fosse il momento giusto – ha precisato il presidente, per poi passare ai dettagli del piano -. La dimensione degli acquisti di bond sarà adeguata al conseguimento degli obiettivi». E per la quantità delle transazioni monetarie «non ci saranno limiti». «Siamo sicuri – ha puntualizzato – di agire all’interno del trattato. Interveniamo sul mercato secondario dei bond, non su quello primario». Diverse, le differenze con i programmi precedenti «che ci fanno pensare che questa volta funzionerà» ha detto Draghi, riferendosi agli acquisti dei bond che rappresentano il terzo tentativo dell’Eurotower di fermare la crisi finanziaria comprando sui mercati.