Ci sarà il nome di Berlusconi nel simbolo del partito alle prossime elezioni. Il presidente Udc: «Dopo Monti c’è Monti». Il segretario del Pdl: «Monti bis solo se si candida».
«Per noi dopo Monti c’è Monti. Il cammino non va interrotto, la strada è ancora lunga. Coraggio, incamminiamoci!». Così il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini chiude il suo intervento alla festa del partito di Chianciano. «Per noi evocare Monti significa dire qualcosa che va ben oltre il nome del presidente del Consiglio che eserciterà, nelle forme e nei modi che la storia gli assegnerà il suo servizio verso la Repubblica».
ALFANO – Risponde a distanza Angelino Alfano: «Se qualcuno vuole ancora Monti alla guida del governo “dovrà trovarlo sulla scheda” perché «il sale della democrazia» sta nel fatto che «governa chi vince le elezioni». Così Angelino Alfano, risponde da Cernobbio, a proposito dell’ipotesi di un Monti bis. «O si sospendono le prossime elezioni o dalle prossime elezioni non si potrà prescindere», ha detto Alfano, conversando con i giornalisti a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. «Io ritengo che la democrazia abbia il suo sale nella celebrazione delle elezioni e nella consacrazione al governo di chi le ha vinte», ha sottolineato il segretario. «Ciò non toglie – ha aggiunto – l’importantissima funzione che Monti ha svolto e sta svolgendo per il paese: noi non abbiamo condiviso tutto quello che ha fatto, ma riconosciamo di non aver sbagliato nel sostenerlo». E poi svela che il nome di Berlusconi sarà sulla prossima scheda elettorale. «Credo di sì», ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, sottolineando che Berlusconi è «il fondatore del partito e ha diritto di riproporre la sua candidatura». L’ex premier, ha aggiunto Alfano a margine del forum Ambrosetti, «è il detentore del titolo: ha vinto nel 2008 e ha diritto di chiedere agli italiani un giudizio sul suo operato».