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Strage in Savoia, artificieri a casa delle vittime. Evacuata la zona. Ha sparato una sola arma

A CLAYGATE, NEL SURREY. Sarebbero state rinvenute «sostanze potenzialmente esplosive» a casa al-Hilli. La piccola esce dal coma.

La polizia britannica ha isolato la casa della famiglia al-Hilli, vittima della strage sulle Alpi francesi, a Claygate, nel Surrey. Secondo quanto riporta la Bbc le case circostanti sono state evacuate e una squadra di artificieri è sul posto per esaminare del materiale sospetto trovato nell’abitazione. Un camion di artificieri con, sulla fiancata, la scritta «Royal Logistics Corps» staziona ad Oaken Lane, davanti all’abitazione della famiglia. Secondo l’agenzia Afp «sostanze potenzialmente esplosive» sono state rinvenute.

«CORDONE AMPLIATO» – Un portavoce della polizia del Surrey ha spiegato che intorno alle 9:20 locali (le 10:20 in Italia) il cordone di sicurezza già previsto intorno all’abitazione degli al-Hilli è stato «temporaneamente ampliato a causa di alcuni oggetti trovati nell’edificio. I vicini nell’area più prossima stanno venendo evacuati. Forniremo ulteriori informazioni quando le avremo». La zona “rossa” è di due strade intorno all’abitazione, e anche la stampa è stata allontanata a una distanza di sicurezza di oltre 150 metri.

LE VITTIME – Nel frattempo è stata confermata l’identità della quarta vittima del feroce omicidio avvenuto giovedì a Chevaline, in Alta Savoia: si tratta della nonna delle due bambine sopravvissute, una 74enne con passaporto svedese ma di origine irachena. L’anziana, la figlia Iqbal e il genero Saad (cittadini britannici), oltre a un ciclista francese sono stati uccisi con due proiettili ciascuno alla testa lungo una strada sterrata da uno o più assalitori. Solo due bambine sono sopravvissute. Domenica Zainab, 7 anni, ferita da un oggetto contundente alla testa e da un proiettile alla spalla, era stata lasciata uscire dal coma farmacologico, ma si trova ancora sotto sedativi e non ha potuto essere interrogata dagli inquirenti. L’altra sorella, di 4 anni, che è rimasta illesa perché nascosta sotto le gambe della madre, non ha potuto fornire indicazioni sull’accaduto ed è già tornata in patria, affidata a parenti. Al momento l’unico sospettato per la strage è Zaid, il fratelli minore di Saad: tra i due ci sarebbero stati dissidi per ragioni economiche. Lunedì Zaid è stato ascoltato per la terza volta da agenti francesi e britannici in qualità di testimone. Zaid al-Hilli si era spontaneamente presentato alla polizia.

UN SOLO KILLER – La notizia non è confermata, ma i giornali francesi hanno anticipato i risultati della perizia balistica, secondo la quale la strage sarebbe stata compiuta con un’unica pistola calibro 7,65. Se confermato questo elemento tenderebbe a escludere la presenza di un secondo killer, inizialmente ipotizzato.

L’INGEGNERE – Saad al-Hilli, ingegnere di origine irachena, lavorava per una società che produce satelliti ma era anche sotto contratto, indirettamente, per una delle più importanti società private di difesa europee (la European Aeronautic Defence and Space Company, seconda azienda mondiale, dietro solo alla Boeing per quanto riguarda il mercato aerospaziale, e seconda azienda europea per produzione di armamenti dopo l’inglese Bae). Le sue conoscenze, secondo un esperto artificiere intervistato dalla Bbc, potrebbero averlo portato a costruire una Ied, un «Improvised explosive device», cioè un ordigno esplosivo improvvisato. Lo stesso esperto ha però precisato che è presto per trarre conclusioni.

Redazione Online

Strage in Savoia, artificieri a casa delle vittime. Evacuata la zona. Ha sparato una sola armaultima modifica: 2012-09-10T15:57:43+02:00da
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