MONTECATINI. Occhi verdi, grandi riccioli biondi, viene dalla Sicilia e si chiama Giusy Buscemi.
MONTECATINI TERME – Giusy Buscemi, nata a Mazara del Vallo, 19 anni, un metro e 75 di altezza, occhi verdi e riccioli biondi è la nuova Miss Italia. A incoronarla lunedì sera durante la diretta su Raiuno il presidente di giuria Beppe Fiorello. Diplomata, aspetta il risultato del test di medicina, pratica danza, appassionata di cinema, sogna di diventare attrice. Seconda è arrivata Romina Pierdomenico, miss Abruzzo, terza Claudia Tosoni, Miss Sorriso Fiat Lazio.
ome ogni anno dal 1991 è il televoto ad aggiudicare la corona e lo scettro della più bella d’Italia. Ma il pubblico contesta e non si fida: alcuni genitori hanno abbandonato il palazzetto e fischiato Max Giusti.
Ospiti molti campioni reduci dai trionfi olimpici.Tra questi anche Annalisa Minetti, bronzo alle Paralimpiadi ed ex concorrente del concorso. A tenere banco in conferenza stampa (presenti i campioni olimpici Jessica Rossi, Elisa Di Francisca, Mauro Nespoli, Carlo Molfetta, Luigi Mastrangelo e la pilota di Formula3 Vicki Piria) anche un tema insolito sollevato da alcuni giornalisti, la chirurgia estetica. Fino a che punto si può ricorrere a qualche ritocchino? Se nello sport il doping sono le sostanze che si assumono per alterare le prestazioni in gara, nei concorsi di bellezza qual è l’eventuale doping? A dare la chiave di lettura la patron del concorso Patrizia Mirigliani, sorpresa per il fatto che ad atleti che hanno portato alta la bandiera dell’Italia vengano fatte domande di questa natura: «Noi non possiamo andare a vedere e toccare per poter capire se una ragazza si sia rifatta il seno o meno. Di certo il regolamento non ne parla in quanto, quando è nato il concorso, la chirurgia estetica non esisteva. Ma se qualche concorrente si presentasse con evidenti alterazioni del corpo, tipo una sesta di decolletè o maxi labbrone, non arriverebbe mai a Miss Italia».
Gli olimpionici (assente Valentina Vezzali, questa sera presente alla diretta su Rai1), seppur sbigottiti, hanno alla fine detto la loro: «Sarebbe scorretto, così come lo è nello sport». O come ha fatto notare l’azzurro Luigi Mastrangelo, «le ultime Olimpiadi hanno confermato come la lotta al doping nello sport sia sempre più efficace perchè subito sono stati accertati alcuni casi di positività».