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Elezioni in Olanda, crolla l’ultradestra. Vincono i liberali: successo dei pro-euro

A SCRUTINIO QUASI CONCLUSO. I populisti di Geert Wilders perdono quasi la metà dei seggi. Crescono i laburisti, secondo partito: probabile la coalizione.

Primo ministro uscente Mark Rutte

L’ultradestra populista di Geert Wilders esce sonoramente sconfitta nelle elezioni politiche olandesi, dove ad affermarsi sono i due partiti filo-europei. Sono i liberali (Vvd) del Primo ministro uscente Mark Rutte a vincere il confronto elettorale, in vantaggio di 2 seggi sul partito laburista (quando è stato scrutinato il 96% delle schede). Durante lo spoglio si è assistito a un testa a testa tra i due partiti. Terminato con la vittoria dei liberali. «È la nostra più grande vittoria», è stato il commento di Rutte, che ha ricevuto per telefono le congratulazione del leader laburista Diederik Samsom, che ha ammesso la sconfitta. «Domani farò il primo passo verso la formazione di un governo», ha aggiunto Rutte, senza indicare a quali partiti proporrà di formare una coalizione. È data, però, quasi per scontata la ricerca di un’alleanza con i laburisti.

Geert Wilders, leader dell’estrema destra

L’ultradestra populista di Geert Wilders esce sonoramente sconfitta nelle elezioni politiche olandesi, dove ad affermarsi sono i due partiti filo-europei. Sono i liberali (Vvd) del Primo ministro uscente Mark Rutte a vincere il confronto elettorale, in vantaggio di 2 seggi sul partito laburista (quando è stato scrutinato il 96% delle schede). Durante lo spoglio si è assistito a un testa a testa tra i due partiti. Terminato con la vittoria dei liberali. «È la nostra più grande vittoria», è stato il commento di Rutte, che ha ricevuto per telefono le congratulazione del leader laburista Diederik Samsom, che ha ammesso la sconfitta. «Domani farò il primo passo verso la formazione di un governo», ha aggiunto Rutte, senza indicare a quali partiti proporrà di formare una coalizione. È data, però, quasi per scontata la ricerca di un’alleanza con i laburisti.

ALLEANZE – Il partito di Rutte ha conquistato – quando ormai è stato scrutinato più del 90% dei seggi – 41 seggi (ne aveva 31), mentre i laburisti del PvdA sono saliti a 39 (ne avevano 30). Insieme i due partiti contano quindi 80 seggi (sui 150 della Camera olandese) e – seppure divisi da elementi programmatici – possono sulla carta dar vita a una maggioranza di governo filo-Ue. L’ultradestra populista di Geert Wilders (Pvv), che in aprile aveva fatto cadere il governo nella speranza di cavalcare l’ondata antieuropeista, scende da 24 a 15 seggi. Perdono, come preventivato, gli alleati storici dei liberali, i cristiano-democratici (da 21 a 13 seggi), penalizzati dalla loro precedente alleanza con Wilders. In stallo i vetero-socialisti di Emile Roemer (Sp, 15 seggi).

I PROGRAMMI – Lo sconfitto di giornata, Geert Wilders, è un sostenitore dell’uscita dell’Olanda dall’eurozona e dall’Unione europea, mentre i liberali vogliono portare il deficit pubblico sotto la soglia del 3 per cento del 2013, come esige Bruxelles, grazie a un vasto programma di tagli di bilancio. I laburisti preferirebbero investire nel rilancio dell’economia. Malgrado queste differenza di posizione di fronte all’austerità, gli analisti danno per assodato che queste due formazioni politiche formeranno un’alleanza per un governo europeista di coalizione.

LIBERALI – La crescita del partito di Rutte nasce con la caduta del suo governo lo scorso aprile, che ha fatto apparire il Vvd l’unico riferimento politico liberista e conservatore credibile dopo la traumatica uscita dalla maggioranza di Wilders e lo sfaldamento dell’ex alleato Cda. Rutte è sempre apparso serio e preparato e ha intelligentemente mantenuto una stretta connessione fra la coerenza del suo programma di riforme e tagli dolorosi e le necessità del Paese. Riuscendo a schivare così il malcontento nei confronti dell’Europa e le provocatorie accuse, fattegli soprattutto dalle due ali euroscettiche a destra e sinistra, di essere al servizio degli eurocrati o il galoppino della Germania di Angela Merkel: «Non faccio questo per Bruxelles, ma perché è un bene per la nostra economia», ha detto Rutte nell’ultimo dibattito in tv.

Diederik Samsom (Reuters/Kooren)

LA SORPRESA LABURISTA – Più sorprendente il risultato del candidato laburista. Considerato fuori dai giochi fino a sole due settimane fa, impantanato in sondaggi da «centro classifica», Diederik Samson ha guidato il Partito dei lavoratori (PvdA) a un balzo in avanti, sempre secondo gli exit poll, con brillanti performance televisive nei vari dibattiti fra candidati e nelle altre trasmissioni dov’è stato ospite, a spese soprattutto del rivale a sinistra, il sanguigno socialista Emile Roemer, leader dell’euroscettico Sp. Nato 41 anni fa a Groningen, nel nord-est, laureato in Fisica all’Università tecnologica di Delft, Samsom ha un passato di militante ecologista negli ultimi anni 90 nelle file di Greenpeace, per la quale ha condotto diverse campagne per le quali ha subito vari fermi e arresti, ma nessuna condanna. È entrato nel partito laburista nel 2001, eletto per la prima volta in Parlamento nel 2003 e nominato leader del partito il 16 marzo di quest’anno, dopo le dimissioni del popolare Job Cohen. Ha guidato il suo (fino a poco fa) impaludato partito con energia, ma per molto tempo è stato accusato di apparire in pubblico troppo aggressivo, impaziente e di assumere un’aria «saccente». Caratteristiche che ha ammorbidito negli ultimi tempi. Di bell’aspetto, magro, sguardo magnetico, stempiato con i capelli cortissimi, Samsom si professa ateo, vegetariano, salutista e sportivo (nuota e gioca da dilettante a pallanuoto). Ha moglie e due figli con i quali vive a Leida. In campagna elettorale si è presentato anche in spot che lo ritraggono nell’intimità familiare, mentre prepara la colazione ai figli prima di uscire per andare al lavoro in bicicletta. In passato ha partecipato a quiz televisivi riservati a persone dall’alto quoziente intellettivo.

Redazione Online

Elezioni in Olanda, crolla l’ultradestra. Vincono i liberali: successo dei pro-euroultima modifica: 2012-09-13T16:20:54+02:00da
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