Il caso fabbrica italia. L’imprenditore marchigiano critica Marchionne ed Elkann: «Un paese non può essere trattato in questo modo».
MILANO– Dopo l’attacco durissimo contro Sergio Marchionne e John Elkann di venerdì scorso, Diego Della Valle è tornato a parlare dagli schermi de «L’Infedele», la trasmissione condotta da Gad Lerner. Toni sicuramente più calmi, almeno all’inizio: « Non ho nulla di personale con Marchionne ed Elkann ho sempre avuto un ottimo rapporto con loro, almeno fino a venerdì». Ma l’imprenditore marchigiano sottolinea che la Fiat «non può dimenticarsi del Paese: un piano sbandierato ai quattro venti non può essere cancellato in un pomeriggio. Ci sono momenti in cui non si non si può pensare soltanto al bilancio dell’azienda». E poi ha fatto riferimento all’atteso incontro fra l’amministratore delegato del Lingotto e il ministro del lavoro Elsa Fornero: «C’è un ministro che aspetta al telefono: è questo il modo di dimostrare rispetto al paese da parte di un’azienda che dovrebbe esserne il simbolo?». Incalzato dal giornalista sugli scontri per il controllo di Rcs, la casa editrice de «Il Corriere della Sera», Della Valle ha risposto: «In Rcs non sono stato mai tranquillo come ora, ma la aziende vanno amministrate da chi le detiene».
«ELKANN? NON HA ESPERIENZA»-Ma poi a un’altra domanda ha lanciato un affondo diretto al nipote dell’Avvocato, John Elkann, presidente del gruppo Fiat: «Elkann è un ragazzo giovane, non ha l’esperienza per ricoprire quel ruolo. Mettermi a discutere con uno dell’età di mio figlio non mi va, ma è con lui che oggi bisogna parlare». «La Famiglia Agnelli si metta le mani in tasca, un paese non si tratta in questo modo» è l’invito del patron della Fiorentina.
IL PROBLEMA DELLA FIAT? I MODELLI– Ancora più caustico sulle scelte del Lingotto di rimandare l’uscita dei nuovi modelli: «Il problema della Fiat è che non fa belle macchine e quindi non vende. Quando le fa, invece, come nel caso della 500 ,allora la gente le compra». Ma la stoccata più velenosa arriva nel finale: «la Famiglia Agnelli torni a fare quello che ha sempre che ha sempre saputo fare meglio: sciate, veleggiate e partite a Golf. E lasci i problemi dell’Italia alle persone serie».
QUELLA TRATTATIVA CON ALFA ROMEO– Al centro del dibattito anche la trattativa fra Volkswagen e Fiat per l’acquisto del marchio Alfa Romeo. Massimo Mucchetti, vicedirettore del Corriere della Sera, ricorda come l’arrivo di un costruttore estero in Italia possa risolvere alcuni dei problemi di eccesso di capacità produttiva della Fiat. «Accertati i colloqui in corso, un governo (quello italiano ndr) dovrebbe chiarire e farsi avanti con la controparte».
MINISTRI «POCO TECNICI»– Dopo il «tormentone» Fiat, Della Valle rincara la dose contro alcuni ministri del governo Monti, giudicati «poco tecnici e molto politici». Zero nomi, dallo studio Lerner lo stuzzica su Corrado Passera, ma lui non si sbottona. «Ci sono ministri attendisti che già pensano alla carriera di domani».