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Omicidio Lignano, confessa una 21enne: «Non volevo assolutamente che andasse così»

SVOLTA – i due anziani erano stati uccisi nel garage-lavanderia della loro casa. Lisandra Aguila Rico, cubana, era stata fermata in Campania Ricercato anche il fratello. L’ipotesi della rapina finita male.

Lisandra Aguila Rico, 21enne di origini cubane, confessa l’omicidio dei coniugi Rosetta Sostero, 65 anni, e Paolo Burgato, 67, avvenuto un mese fa a Lignano Sabbiadoro. «Non volevo assolutamente che le cose finissero in questo modo», ha detto la donna agli investigatori. Lo riferisce il suo avvocato Carlo Serbelloni. Che aggiunge: «La ragazza ha detto che la situazione è sfuggita di mano, che l’omicidio non era premeditato. È molto provata per quello che è successo».
Per il delitto è ricercato anche il fratellastro, Laborde Reiver Rico, 24 anni. Quest’ultimo potrebbe essere riuscito a fuggire all’estero. I carabinieri sarebbero ora sulle sue tracce, saprebbero dove potrebbe trovarsi e non escludono che in breve tempo possano catturarlo. L’avvocato della giovane precisa comunque che al momento Lisandra è accusata di duplice omicidio volontario in concorso con ignoti.
L’ipotesi più accreditata è quella di una rapina finita male.

IL FERMO – La ragazza, 21 anni, era stata fermata domenica sera in un’abitazione di Pontecagnano (Salerno), bloccata mentre tentava di allontanarsi per far perdere le proprie tracce. Poi, dopo un lungo interrogatorio, ha confessato. Immediato l’arresto, quindi il trasferimento nel carcere femminile di Trieste.

LE INDAGINI – A dare una svolta alle indagini sono stati gli esami compiuti sul posto e sulle vittime, primo fra tutti il Dna dei protagonisti raccolto dal Ris sulla scena del delitto e comparato con i tamponi raccolti a numerose persone, anche negli esercizi commerciali di Lignano. E, poi, le intercettazioni telefoniche scattate subito dopo su una cerchia di persone in qualche modo vicine ai coniugi Burgato. Tra queste, anche i due ragazzi cubani.

LA RICOSTRUZIONE – La giovane sudamericana, da molti anni a Lignano, ha lavorato a lungo come commessa nella gelateria «Il Re del Gelato», vicina alla coltelleria dei coniugi uccisi.
Secondo gli investigatori, i due fratelli entrambi incensurati, sapevano che la coppia teneva dei soldi in casa e avrebbero così organizzato una rapina. I coniugi però li avrebbero riconosciuti e i due ladri, vistisi smascherati, li avrebbero uccisi.

CHI SONO – I due fratellastri sono figli di primo letto di una donna cubana. La signora ha anche altri due figli piccoli avuti dal nuovo compagno italiano, che è proprio il proprietario de «Il re del gelato». A Lignano sono tutti molto noti tra i residenti e i commercianti. La donna, secondo il racconto di alcune persone che la conoscono, sarebbe venuta in Italia molti anni fa dove avrebbe conosciuto l’attuale compagno. I due figli maggiori erano rimasti a Cuba ma ogni estate raggiungevano la madre e spesso trovavano qualche lavoro stagionale. La donna viene descritta come una persona molto seria, perbene.

LE AUTORITA’ – Un grazie al «lavoro esemplare agli inquirenti e ai Carabinieri» ma «per la nostra città è stato un altro risveglio tragico» commenta il sindaco di Lignano Sabbiadoro, Luca Fanotto. «Ci sentiamo, se possibile, ancora più feriti e increduli – aggiunge – di fronte al quadro sconcertante che sta emergendo».
Interviene anche il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, secondo il quale «è indispensabile una schedatura di tutti gli immigrati in modo da garantire la sicurezza per i nostri cittadini che adesso non devono vivere nell’incubo di nuove incursioni criminali». «È una svolta e devo dire che i carabinieri sono stati straordinari», dice il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri.

Redazione Online

Omicidio Lignano, confessa una 21enne: «Non volevo assolutamente che andasse così»ultima modifica: 2012-09-17T23:01:20+02:00da
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