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Fondi Pdl, i pm: «Gestione senza controllo». Berlusconi convoca stato maggiore del partito

Riunione a palazzo grazioli. Intanto arrivano le «dimissioni irrevocabili» del capogruppo Pdl alla Regione Francesco Battistoni, Gdf in Regione.

La crisi alla Regione Lazio all’esame dei vertici nazionali del Pdl. L’ex premier Silvio Berlusconi ha convocato a Palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito. A via del Plebiscito sono attesi coordinatori e capigruppo del Pdl oltre al segretario Angelino Alfano. Tra i punti all’ordine del giorno la bufera che ha investito il Pdl Lazio in seguito allo scandalo dei fondi. In mattinata aveva fatto sentire la sua voce il segretario nazionale Angelino Alfano. «Mai più quello che è accaduto nel Lazio» ha detto annunciando la convocazione di tutti i capigruppo regionali d’Italia del Pdl per fare il punto della situazione per martedì della settimana prossima in via dell’Umiltà.

DIMISSIONI – L’invito ad azzerare il Consiglio è arrivato nella mattinata dal Nicola Zingaretti. «Per salvare le istituzioni ormai c’è una sola cosa da fare: tutti a casa». Così il presidente della Provincia di Roma, ha scritto in un messaggio su twitter. Intanto, da parte Pdl sono arrivate le prime «dimissioni irrevocabili». Le ha annunciate il capogruppo del Pdl in Regione, Francesco Battistoni che ha partecipato, per alcune ore in via dell’Umiltà, all’incontro con i vertici regionali e nazionali.

LA PROCURA – Sull’inchiesta della procura di Roma si apprende che sono al vaglio della Procura le posizione di circa dieci persone, consiglieri regionali del Pdl, chiamati in causa dall’ex capogruppo dello stesso partito, Franco Fiorito, nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per peculato in relazione alla gestione dei fondi del Popolo della Libertà. Gli inquirenti, che hanno incontrato il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pubblico ministero Alberto Fioretti, vogliono valutare se corrispondano al vero le dichiarazioni dell’esponente Pdl, che nella vicenda è assistito dall’avvocato Carlo Taormina. Intanto, gli investigatori del nucleo valutario della Guardia di Finanza si trovano da questa mattina nella sede del Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, per ascoltare alcune persone, in cerca di riscontri alle parole e alle carte depositate da Fiorito.

GESTIONE CAOTICA – Al momento i pm parlano «Una gestione caotica» dei fondi ai quali si poteva «accedere con estrema facilità, anche solo con una telefonata». Questo il quadro che fanno gli inquirenti di quanto avveniva presso il consiglio regionale del Lazio

IL DOSSIER – Alla luce degli elementi in loro possesso e in base all’interrogatorio di Franco Fiorito, indagato per peculato, i pm parlano esplicitamente di «un sistema senza un serio controllo, che spesso avveniva con violazione di legge». Quella che emerge è una «gestione caotica» dei fondi a cui si poteva accedere «con estrema facilità, con una telefonata, e non secondo quanto stabilito dalle norme». In parallelo i magistrati dovranno anche fare chiarezza rispetto ai molti documenti portati dallo stesso Fiorito, che mercoledì si è presentato in procura con un dossier – lettere e mail ricevute dai consiglieri, richieste di soldi, raccomandazioni e fatture – che rischia di provocare conseguenze devastanti sulla Regione, sulla giunta e sull’intero consiglio regionale.

FATTURE FALSE – In questo ambito c’è poi il caso delle fatture false o taroccate su cui procede la Procura di Viterbo. Non è escluso che a breve i diversi uffici giudiziari possano incontrarsi e fare il punto della situazione.

Redazione online

Fondi Pdl, i pm: «Gestione senza controllo». Berlusconi convoca stato maggiore del partitoultima modifica: 2012-09-20T15:27:14+02:00da
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