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Profumo all’attacco dell’ora di religione: «Rivedere i programmi, il paese è cambiato»

SCUOLA. «La scuola ormai è multietnica». Da cambiare anche la geografia. E sul concorso: «Opportunità per i docenti».

Ecco il solito idiota del governo che vuole cambiare le nostre tradizioni, così il ministro Profumo va all’attacco dell’ora di religione. E lancia una proposta che è destinata a far discutere e che sicuramente non piacerà al Vaticano. Già, perché se il paese diventa sempre più multiculturale, i programmi scolastici si devono adeguare, è l’idea del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo.Vorrei ricordare al signor ministro che già altri tentativi di cambiare le regole ha portato a scontri tra cittadini di diverse religioni. E dopo quello che è successo tra musulmani e cattolici nel mondo non credo che sa questo il momento adatto da poter proprorre una cosa del genere.

GEOGRAFIA – Che a margine di un incontro al Miur per la presentazione della biblioteca ministeriale ha spiegato: «Credo che il paese sia cambiato, nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione». Un discorso che vale per l’ora di religione, ma anche «per l’ora di geografia», che, secondo Profumo, si può studiare anche ascoltando le testimonianze di chi viene da altri paesi. «La scuola è più aperta e multietnica e capace di correlarsi al mondo di oggi», ha concluso il ministro. «Ieri ero in una scuola con il 50% di alunni stranieri – ha riferito – e mi hanno detto che imparano la geografia dai loro compagni che raccontano dei loro Paesi» di provenienza.

IL BANDO – Poi il ministro ha toccato anche un altro tema delicato, quello delle graduatorie dei docenti: «Credo che il concorso per gli insegnanti sia una grande opportunità e che le persone con grande saggezza parteciperanno, perchè è data loro la possibilità, indipendentemente dalla loro posizione in graduatoria, di accelerare il loro percorso e di entrare in ruolo prima di altri». Il bando sarà pubblicato martedì sulla Gazzetta ufficiale. Profumo ha fatto presente che «il concorso stabilizza le persone in un momento così difficile: il fatto che il Ministero abbia messo in atto un processo di assunzione di circa 54 mila persone nell’arco di pochi anni è un segnale forte per la scuola e soprattutto per il paese».

ARCHIVIO DIGITALE – Infine Profumo ha spiegato che saranno digitalizzati 10 mila libri e documenti del Miur. Una pagella del 1863, un sillabario del 1871, il libro di testo per la terza elementare a cura di Grazia Deledda. Sono alcuni dei «tesori» custoditi nella biblioteca del Ministero dell’Istruzione, che sarà d’ora in poi aperta al pubblico (ore 9,30-16,30) e presto consultabile via Internet. Dei 70 mila volumi e documenti presenti a viale Trastevere, 10 mila sono stati già digitalizzati ed è in fase di elaborazione un portale sulla storia della scuola con modalità interattiva, che dovrebbe essere pronto a dicembre. «L’obiettivo – ha spiegato il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo – è di creare una virtual library, per mettere a disposizione del paese e rendere fruibile agli studenti di tutta Italia il grande patrimonio di cui disponiamo».

Redazione Online

Profumo all’attacco dell’ora di religione: «Rivedere i programmi, il paese è cambiato»ultima modifica: 2012-09-25T16:59:29+02:00da
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