CAMERA DEI DEPUTATI. Renato Farina, onorevole del Pdl, autore del pezzo per cui è stato condannato Sallusti: «Obbligo di coscienza».
«Intervengo per un obbligo di coscienza e per ragione di giustizia. Se Sallusti conferma la sua intenzione di rendere esecutiva la sentenza accadrà un duplice abominio: sarebbe sancito con il carcere l’esercizio del diritto di opinione e Sallusti finirebbe in prigione per errore giudiziario conclamato. Quel testo a firma Dreyfus l’ho scritto io e me ne assumo la piena responsabilità morale e giuridica». A parlare è il deputato del Pdl Renato Farina, che alla Camera dei deputati conferma le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sull’articolo che ha portato alla condanna del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti.
FELTRI – «Chiedo umilmente scusa al magistrato Cocilovo – ha detto Farina alla Camera rivolgendosi al giudice che ha querelato Sallusti – le notizie su cui si basa quel mio commento sono sbagliate. Egli non aveva invitato nessuna ragazza ad abortire: l’ha autorizzata, ma non è la stessa cosa. Chiedo umilmente per Sallusti la grazia al Capo dello Stato o che si dia spazio alla revisione del processo. Se qualcuno deve pagare per quell’articolo, quel qualcuno sono io», ha concluso. La “confessione” arriva il giorno dopo l’ammissione di Vittorio Feltri a Porta a Porta. L’ex direttore di Libero, nelle ultimissime battute del programma tv, si era detto amareggiato e personalmente deluso da Farina, vero autore del pezzo incriminato. «L’ho difeso tutta la vita, speravo che avesse un minimo di coraggio, invece è un vigliacco» aveva detto.
IL DISCORSO – Oggi poi l’intervento alla Camera dello stesso Farina, che per anni ha firmato i suoi articoli con pseudonimo, perchè radiato dall’Ordine dei giornalisti in seguito all’inchiesta Abu Omar in cui era emerso che veniva pagato dai servizi segreti. «Sallusti intende affermare costi quello che costi un principio – ha detto alla Camera l’ex giornalista -. Una sentenza emessa del nome del popolo italiano non può basarsi su un falso storico, Sallusti non ha scritto quell’articolo, se qualcuno deve pagare, quello sono io».