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Regione Lazio, in carcere “Batman” Fiorito. La Finanza arriva in Regione. Nel mirino le spese dei gruppi

L’ex capogruppo PDL in manette accusato di peculato: apprpriazione di 1,3 MLN di euro. L’indagine del nucleo valutario della Gdf. Il suo legale Taormina: «Provvedimento senza fondamento». Visita degli uomini delle Fiamme gialle in viale Aldo Moro dopo l’apertura del fascicolo da parte della procura di Bologna.

ROMA – Gli uomini del nucleo valutario hanno arrestato per ordine della procura di Roma l’ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio Franco Fiorito accusato di peculato per aver utilizzato fondi del partito a fini personali. Nell’ordinanza si evidenzia il pericolo di fuga e l’inquinamento probatorio. Sono in corso perquisizioni nelle sue abitazioni.

LA DIFESA – Dura la reazione del difensore Carlo Taormina: «Al di la di quelle che sono le pressioni mediatiche che reclamano che il capro espiatorio paghi per tutto. Accanto a Fiorito mancano 70 consiglieri. Il peculato non è pertinente, quei soldi entrano nelle casse del gruppo che è espressione del partito quindi equiparato a un’associazione privata. Al massimo si può discutere di un’appropriazione indebita». Fiorito potrebbe essere interrogato dal giudice già domani. «Faremo le nostre rimostranze nelle sedi opportune», dice Taormina, annunciando così il ricorso al tribunale del riesame contro il provvedimento di arresto del suo assistito. Assistito, peraltro, già trasferito in carcere.

I FONDI – L’appropriazione di una somma ingente che si aggira intorno al milione e 300mila euro: è l’ammontare dell’arricchimento personale che la Procura di Roma ha contestato all’ex capogruppo regionale del Pdl Franco Fiorito. L’ordinanza di custodia è stata emessa dal gip Stefano Aprile su richiesta del pm Alberto Pioletti e del procuratore aggiunto Alberto Caperna.

LA SORPRESA – Quanto alla reazione di Fiorito, l’altro legale, Pavia, dice: «È rimasto sorpreso e profondamente dispiaciuto è chiaro che si tratta di una situazione che lo coinvolge direttamente, coinvolge anche la sua famiglia e addolora tutti. Riteniamo che forse si potesse evitare questa situazione dell’arresto. Comunque ogni considerazione e prematura le argomentazioni in merito a questa vicenda si faranno nelle sedi competenti».

BOLOGNA– Gli uomini della Finanza questa mattina intorno alle 10 sono arrivati in viale Aldo Moro, sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Una visita annunciata quella delle Fiamme Gialle, dopo che la procura di Bologna ha aperto una maxi-inchiesta sui partiti in Regione con l’ipotesi di peculato al momento formulata a carico di ignoti. L’ipotesi è quella che qualcuno abbia utilizzato i fondi a disposizione dei gruppi per finalità proprie. A spulciare le carte dei partiti sarà nei prossimi giorni un pool di cinque investigatori della Finanza che ieri ha incontrato le due pm titolari del fascicolo, Morena Plazzi e Antonella Scadellari. E oggi sette uomini della Finanza si sono presentati in Regione. A quanto pare la visita, in corso in questo momento, sarebbe finalizzata a prendere possesso della documentazione dei gruppi. In particolare quella sugli anni 2011-2012, vale a dire i primi della legislatura in corso.

I DOCUMENTI– In questa fase, a quanto si apprende, la Procura avrebbe chiesto ai finanzieri di acquisire solo le carte relative alle spese dei gruppi consiliari, che per il 2011 ammontano a 4,8 milioni di euro: spese per l’attività politica, per le pubblicazioni (comprese le interviste sulle tv locali, a quanto pare), rappresentanza, oneri del personale eccetera. La delega della Procura si riferisce al periodo 2005-2012, quindi alla legislatura passata e a quella in corso: la documentazione relativa alla prima, chiusa nel 2010, è o dovrebbe essere depositata all’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa, i bilanci degli ultimi due anni e mezzo dovrebbero trovarsi nelle sedi dei gruppi.

LA VISITA – La Guardia di Finanza si è presentata proprio nel giorno in cui è convocata la seduta. Diversi capigruppo sono stati chiamati dall’Aula ai propri uffici per «firmare», hanno riferito alcuni. I finanzieri non avrebbero prelevato ancora nulla, ma hanno chiesto tutto ciò che riguarda il bilancio del gruppo politico nella legislatura in corso (dal 2010), compresi rendiconti e fatture. I finanzieri, arrivati in gruppo nella sede dell’Assemblea, si sono diretti anche agli uffici della direzione generale dell’Assemblea, presumibilmente per acquisire dall’archivio i documenti di bilancio della scorsa legislatura, che tutti i gruppi hanno ormai depositato in quella sede dopo una verifica interna compiuta nei mesi scorsi. Intanto i lavori d’Aula erano già cominciati con le consuete interrogazioni, seguite dalla prima sessione sulla semplificazione amministrativa. Per il pomeriggio è atteso l’ordine del giorno di ulteriore riduzione dei costi della politica messo a punto nei giorni scorsi, dopo i tagli in preventivo già all’inizio dell’anno e anche quelli, di due milioni, deliberati dall’Assemblea regionale subito dopo il terremoto del maggio scorso, per aiutare le zone colpite

Redazione Online

Regione Lazio, in carcere “Batman” Fiorito. La Finanza arriva in Regione. Nel mirino le spese dei gruppiultima modifica: 2012-10-02T12:29:16+02:00da
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