CORTEI IN UNA VENTINA DI CITTA’ ITALIANE, TENSIONI E TAFFERUGLI. Almeno 15 identificati nel capoluogo piemontese, una ventina i contusi. Tensioni anche a Pisa. Le proteste in tutta Italia.
«Contro crisi e austerità». Tutti in piazza per «difendere la scuola». Torna la protesta degli studenti in una ventina di città italiane. Ed è subito tensione con le forze dell’ordine. Scontri a Torino, dove le forze dell’ordine hanno caricato gli studenti. Almeno una ventina i contusi. Quindici i fermati. Tafferugli anche a Milano. La polizia ha cercato di fermare il corteo diretto verso la Regione Lombardia con una carica. Anche lì almeno una decina i contusi. Disordini a Roma, gli agenti hanno impedito alla manifestazione di continuare per Porta Portese e hanno caricato. Tensioni anche a Pisa. Traffico in tilt in diverse città italiane.
SCONTRI – Momenti di grande tensione a Torino dalle dieci di venerdì mattina. Il corteo formato da studenti medi, universitari esponenti dei centri sociali e No Tav, si è diretto prima verso il Miur, dove ha fatto esplodere dei petardi in cortile. Poi ha continuato con un corteo selvaggio per le vie della città. Le forze dell’ordine hanno bloccato la manifestazione. Dopo lanci di uova e vernice gli agenti hanno caricato diverse volte. Quindici ragazzi sono stati fermati per essere identificati in questura. In dieci sono stati rilasciati, gli altri sono stati trattenuti. Secondo Daniele Mirandola, portavoce di Ksa, Kollettivo Studenti Auto-organizzati medi, ci sono «una trentina di contusi o caduti a terra, due sono in ospedale, due ragazzi (di 16 e 19 anni) sono stati feriti alla testa». Davanti a Palazzo Nuovo è stato fatto un falò e bruciate le fotografie Fornero, Profumo, Monti, Fassino e Cota. Anche a a Milano ci sono stati scontri con la polizia, vicino al Palazzo della Regione. Una decina le persone ferite. «Non ci aspettavamo una reazione del genere da parte degli agenti. Il percorso era stato autorizzato», spiega Martina della Rete Studenti. Disordini a Roma, dove ci sono stati alcuni minuti di contatto tra gli studenti e le forze dell’ordine. Un liceale del Virgilio è stato fermato per essere identificati.
NELLE CITTA’ – Proprio nel capoluogo lombardo, due i cortei. Il primo sotto lo slogan Occupy Regione che voleva arrivare davanti alla sede lombarda. L’altro, partito da piazza Cairoli, ha visto partecipare un migliaio di persone: «No ddl Profumo, fuori banche e aziende dalle scuole, saperi per tutti, privilegi per nessuno». Imbrattate alcune sedi di istituti bancari. A Bologna azione al consolato greco, «in solidarietà agli arrestati antifascisti». Poi petardi e vernice contro la sede di Unicredit. A Pisa gli studenti si sono recati davanti al Comune, si sarebbero registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Fitto lancio di uova davanti alla Provincia di Napoli. A Massa, subito dopo il corteo, i ragazzi hanno occupato uno stabile. Mentre a Palermo gli studenti hanno bruciato le tessere elettorali e hanno esposto uno striscione: «Nessuna fiducia nella casta!». Traffico bloccato anche a Firenze, mentre a Livorno lancio di uova contro le banche.
LA PROTESTA – La mobilitazione è stata indetta contro le politiche di austerità del governo Monti. Da Catanzaro a Torino. Passando per Modena, Bologna e Napoli. «Dopo anni di tagli non c’è alcuna intenzione di tornare a investire nella scuola pubblica», dicono gli studenti. Che assicurano: «Questa è solo la prima di una serie di mobilitazioni».