Il Cavaliere conferma la disponibilità ad un passo indietro. «Tutti insieme con Lega e Fli». Apertura di Berlusconi nei confronti del premier. Poi mano tesa a Fini: «Il centrodestra deve riunirsi per le elezioni».
Silvio Berlusconi non smentisce, anzi rilancia. Dopo l’annuncio del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che lunedì aveva parlato apertamente dell’eventualità di una non ricandidatura del Cavaliere se questo gesto fosse utile all’unità del fronte moderato, l’ex premier conferma in tv, intervenendo a «La telefonata di Belpietro», che non si candiderà alle elezioni 2013. E alla domanda su chi sarà allora il candidato del centrodestra, Berlusconi risponde: «È difficile fare nomi perché dietro i nomi si instaurerebbero polemiche. Saranno tutti i moderati insieme a decidere chi debba rappresentarli». Poi però aggiunge: «Non escludo che possa essere Mario Monti, il quale è sempre stato nel campo dei liberali e dei moderati. Potrebbe essere lui, ma ci sono anche altri nomi che possono essere condivisi».
FINI E IL RIAVVICINAMENTO – Secondo Berlusconi i moderati del centrodestra si devono mettere insieme per vincere le elezioni. Per questo l’ex premier ha lanciato «un appello ai leader e ai piccoli leader in campo, a Casini, a Italia Futura, a Sgarbi, a Tremonti, alla Lega». E quando gli chiedono se l’appello sia rivolto anche a Fini, Berlusconi risponde: «quando i moderati devono fare massa tutti i moderati devono esserci, non si possono sottrarre voti, nemmeno quelli di un piccolo partito, è quindi obbligatorio che i moderati siano tutti assieme». Un’affermazione che sembra essere un primo timido riavvicinamento all’ex compagno di partito Gianfranco Fini, dopo la brusca rottura con Berlusconi dell’aprile 2010.
IL SIMBOLO – Berlusconi ha parlato a lungo anche del simbolo del Pdl ribadendo la volontà di cambiarlo: «Lo diciamo da un anno – ha spiegato – perchè il nome ha insieme due parole molto belle ma viene usato l’acronimo Pdl che non dà emozione. Vogliamo fare qualcosa per unire moderati». A Casini, secondo cui con Berlusconi e le sue “giravolte” politiche bisogna essere molto cauti, l’ex premier ha risposto: «Mai effettuato giravolte nella mia vita privata, politica e imprenditoriale. Non vedo come Casini possa permettersi un’espressione così infelice e lontana dalla realtà».
LE REAZIONI – Alle dichiarazioni di Berlusconi sono subito seguite diverse reazioni. «Se Berlusconi fa un passo indietro – ha detto Daniela Santanchè – noi dobbiamo tutti essere pronti a guidare il fronte dei moderati, quindi dobbiamo fare le primarie e io mi candido». Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, aggiunge: «Berlusconi ed Alfano fra ieri e oggi hanno sviluppato una forte iniziativa politica per dar vita ad un grande schieramento dei moderati alternativo a quello di centro-sinistra di Bersani, Vendola e Renzi. A questo punto – aggiunge – non ci sono più alibi, Casini e Montezemolo sono davanti alle loro responsabilità. Ci auguriamo risposte positive». Sull’invito di Berlusconi ai piccoli partiti ha risposto, sarcasticamente, Francesco Storace: «Berlusconi indietreggia, Casini borbotta, Monti si riprepara. Sul portone de La Destra allora piazzeremo un cartello: Non disturbateci».