IL CENTRODESTRA TORNA ALL’ATTACCO. Nuovi emendamenti per cercare di bloccare i processi per concussione presentati all’ultimo minuto.
Il Pdl ci riprova e ripresenta in Senato gli emendamenti al ddl Anticorruzione per inserire le norme cosiddette «Salva-Ruby» (che renderebbe vano il processo Ruby che vede imputato Berlusconi, ma anche i processi di concussione già avviati al momento dell’entrata in vigore della legge) insieme alla proposta di modifica ribattezzata «Anti-Batman» (che aumenta le pene per il pubblico ufficiale che si appropria indebitamente di fondi pubblici). Questi emendamenti portano la firma del senatore pidiellino Luigi Compagna, e i primi firmatari della proposta sono il capogruppo Maurizio Gasparri e il vice capogruppo vicario Gaetano Quagliariello.
Il «Salva-Ruby» è contenuto in due subemendanti all’emendamento all’articolo 19 presentato dal ministro Paola Severino giovedì scorso. Lunedì a mezzogiorno era previsto il termine per la presentazione delle proposte di modifica, che poi è stato fatto slittare alle 18. Quagliariello aveva assicurato che anche il Pdl avrebbe rinunciato a ripresentare i propri emendamenti perchè «le istanze che erano state fatte dal gruppo erano state accolte».
I subemendamenti riproposti da Compagna puntano infatti, non solo a prevedere il danno patrimoniale perchè si concretizzi il reato di concussione, ma anche a trasformarlo, cambiando la condotta del reato. Tutto gioca intorno a un avverbio: «inde bitamente» verrebbe sostituito dalla parola «illecitamente», cambiando il peso del capo d’accusa per gli imputati al momento. Si tratta del quarto tentativo, dopo quello recente e quelli di maggio e di settembre, di far passare la misura.
In più, il gruppo del Pdl ripresenta la cosiddetta norma «Anti-Batman», cui il Guardasigilli aveva dato parere negativo, e propongono modifiche all’emendamento della Severino sull’articolo 18 del ddl e cioè la parte del testo che riguarda il collocamento fuori ruolo dei magistrati. Anche su questo il Guardasigilli aveva sperato di aver raggiunto un «equilibrio» tra le istanze dei vari gruppi.