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Tre gol per un’Italia da dieci

QUALIFICAZIONI MONDIALI. Battuta 3-1 la Danimarca: gli azzurri in testa al girone. In gol Montolivo, De Rossi e Balotelli. Espulso Osvaldo.

MILANO – Un’Italia da 10 (punti). La terza vittoria consecutiva nel gruppo B delle qualificazioni mondiali (3-1 ai danesi, dopo il 2-0 con Malta e il 3-1 all’Armenia) consente agli azzurri di svernare da primi in classifica, con quattro punti di vantaggio sulla Bulgaria, cinque sulla Repubblica Ceca, otto sulla Danimarca, squadra di onesti gregari del pallone, che a San Siro sono persino riusciti a prendere un gol, pur avendo un uomo in più per tutto il secondo tempo (espulso Osvaldo dopo 16″ di ripresa).

LA STRADA PER IL BRASILE – La qualificazione al Mondiale 2014 non è acquisita, ma la situazione è meno complessa di quanto potesse apparire un mese fa. Primo gol di Montolivo al 33’ del primo tempo, con conclusione dai venti metri; raddoppio di testa quasi immediato di De Rossi (37’), il grande escluso di Zeman; partita riaperta dalla rete di Kvist al 46’. Nella ripresa si è scatenato Mario Balotelli, che su un assist alla Suarez (lancio verticale di 40 metri) ha segnato il 3-1, quinta rete per lui in azzurro, la quarta nelle ultime cinque gare giocate. La partita è stata anche la dimostrazione della lungimiranza dei due gol che giocano a San Siro, spesso davanti a un pubblico più numeroso di quello intervenuto alla partita con i danesi (37.000 paganti, 525.711 euro di incasso).

IL RISCATTO DEI MIGLIORI – I due migliori in campo, anche a prescindere dal terzo gol, sono stati Pirlo, ceduto dal Milan alla Juve perché considerato ormai finito e Balotelli, ceduto dall’Inter nel 2010 per fare cassa e per non fare ombra a qualche senatore, con risultati non all’altezza delle previsioni e del progetto (un sostantivo che va molto di moda di questi tempi nel pallone italiano, quando le idee sono poche e confuse). Anche De Rossi ha dimostrato di non essere esattamente una riserva, nonostante quanto gli stia capitando nella Roma, ma di essere un uomo indispensabile almeno a questa nazionale. Che Prandelli ha trasformato da una selezione a squadra di club, con un gruppo che, sulla spinta di Euro 2012, è diventato monolitico e nel quale nessuno si tira indietro. Pirlo a metà ripresa ha rincorso un avversario per cinquanta metri; Buffon, costretto al forfeit per un problema muscolare, non ha preso la strada per Torino nel pomeriggio, ma ha assistito alla partita a San Siro. Anche questo significa essere Italia.

Fabio Monti

Tre gol per un’Italia da dieciultima modifica: 2012-10-17T12:21:54+02:00da
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