Sulla grecia: «situazione tutt’altro che semplice, ma deve restare nella zona euro». Troppi cambiamenti vengono realizzati alla velocità di una lumaca.
La cancelliera tedesca Angela Merkel difende l’idea di affidare al commissario europeo agli Affari economici il potere di veto sui bilanci nazionali degli Stati membri dell’Ue. «Riteniamo, e lo dico a nome di tutto il governo tedesco – ha detto in un discorso davanti al Bundestag, la Camera bassa del parlamento tedesco – che potremmo fare un passo avanti assegnando all’Europa un vero diritto di ingerenza sui bilanci nazionali». Un messaggio forte e chiaro, di sostegno a quanto già proposto da Wolfgang Schaeuble.
LE MODIFICHE – Secondo la cancelliera tedesca «abbiamo fatto passi avanti positivi sul rafforzamento della disciplina dei conti attraverso il patto fiscale, ma siamo dell’opinione – ha puntualizzato – che potremmo fare un ulteriore progresso, dando all’Europa poteri reali d’intervento sui bilanci nazionali». La cancelliera ha spiegato che la proposta avanzata dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, relativa alla creazione di un Commissario per la valuta, rappresenta un’alternativa possibile e che più poteri all’Ue dovrebbero essere accompagnati da un maggior controllo da parte del Parlamento europeo.
GREXIT – Sulla Grecia la Merkel ha ribadito che, nonostante le difficoltà, deve restare nell’euro nell’interesse non solo di Atene, ma di tutti i membri della moneta unica e dell’Unione europea. Molte cose vanno troppo lentamente e i cambiamenti strutturali in parte vengono realizzati «alla velocità di una lumaca – ha detto – ma vorrei che la Grecia rimanga nella zona euro» ha ribadito poco prima di partire per Bruxelles in occasione del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea.
IL FONDO DI SOLIDARIETA’ – Proposta anche la creazione di un fondo di solidarietà per sostenere i paesi europei che hanno bisogno di riforme strutturali per superare la crisi. Un fondo ricavato per esempio dalla Tobin tax, la tassa prevista sulle transazioni finanziarie. L’unica condizione per accedere a queste risorse, sarebbe quella di impegnarsi a chiudere gli accordi delle riforme europee vincolanti per aumentare la competitività.