PDL agitato. La «pasionaria» del centrodestra aveva invitato il segretario a lasciare: «Un mondo è finito, fate come Silvio».
Daniela Santanchè tuona che «il Pdl non esiste più», che è «un mondo finito», che «devono dimettersi Alfano e i coordinatori». E i vertici del Pdl si stringono a coorte contro la «sfascista», termine scelto proprio da Alfano, bocciando la linea proposta dalla pasionaria del centrodestra, ritenuta «inconciliabile» con quella voluta dal partito. Ruolo che Santanchè ha prontamente respinto al mittente: «Non sono io che ho portato il Pdl dal 22 al 15%».
CAMPAGNA IN ATTACCO – Lunedì Santanchè aveva parlato della sua posizione con i coordinatori, poi pubblicamente martedì a «La zanzara», su Radio24, e rincarato la dose con un altro intervento, mercoledì sera, al Tg4: «In questo momento abbiamo un mercato elettorale ma non abbiamo il prodotto». Infine, all’attacco attraverso le pagine del Foglio («Il Pdl va azzerato», ha ribadito).
QUAGLIARIELLO: «SE È LA LINEA MI SFILO» – Diverse le reazioni di esponenti di spicco del Pdl. Primo fra tutti Gaetano Quagliariello, vice capogruppo al Senato, che attacca la pasionaria poichè, sostiene, la linea di Santanchè, che prevede la rottamazione del Pdl e la liquidazione di Monti, è «legittima» ma incompatibile con quella più morbida espressa la settimana scorsa da Silvio Berlusconi. Pertanto, conclude il senatore del Pdl, «se la direzione fosse quella di Santanchè, per lealtà e per rispetto nei confronti degli altri e di me stesso mi chiamo fuori».
ALFANO: LINEA SFASCISTA – Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi precisa che «le opinioni espresse dalla signora Santanchè non esprimono affatto il pensiero del presidente Berlusconi», mentre il segretario del partito Angelino Alfano usa Twitter per rispondere sia a Santanchè che a Quagliariello: «Linea sfascista molto chiara. Noi ne abbiamo un’altra. Sono inconciliabili. Non sarai solo, saremo tantissimi». Immediata la replica anche di Franco Frattini allo stesso tweet: «In Europa non c’è nessuno spazio per gli sfascisti. Io sto con chi costruisce». E anche Maurizio Gasparri, presidente al Senato, fa quadrato rispondendo, sempre via social network, a un altro post di Quagliariello indirizzato ad Alfano: «Angelino sai bene che la penso come te, più politica meno plastica».
«CON ALFANO IL PARTITO È CROLLATO» – Santanchè, appreso della nota di Alfano, gli ha risposto a stretto giro di posta con un’intervista all’agenzia Adnkronos: «Io rispetto i giudizi del segretario e amico Angelino Alfano, ma questa volta forse si è confuso se per “sfascista” intendiamo chi sfascia. Stia attento, perchè lui ha preso in mano un partito al 22% e ad oggi naviga intorno al 15% dopo aver perso fragorosamente le elezioni amministrative». L’esponente pidiellina assicura di non essere contro nessuno e di avere i piedi ben piantati per terra: fuori dal mondo è chi non vede i problemi all’interno del Pdl. Chiedo rispetto per le mie posizioni».
«NON SONO ROTTAMATRICE» – «Io non voglio rottamare nessuno – assicura Santanchè – ma di fronte a un problema credo sia giusto parlarne anziché nascondere la testa sotto la sabbia. Non ho la presunzione di dire che ho ragione e gli altri sono nel torto, ma vorrei ci si confrontasse invece di fare gli struzzi». E a chi le domanda se ha sentito Berlusconi in queste ore, risponde stizzita: «no che non l’ho sentito, non sono mica Ambra, teleguidata da un auricolare».
SOLIDARIETÀ DA BIANCOFIORE -Michaela Biancofiore, invece, si schiera con la «collega»: «Sono mesi che alcuni notabili del partito, quelli che lo hanno portato dal 40% al 15 % e che in ogni azienda sarebbero stati licenziati all’istante, aizzano Alfano contro la parte sana del Pdl, quella più autenticamente berlusconiana». L’altoatesina avvisa il segretario: «Dovrebbe ringraziarla, come dovrebbe ringraziare me e pochi altri che hanno il coraggio di dirgli cosa pensano e non di ridacchiare alle sue spalle in Transatlantico o tra gli scranni».