In conferenza stampa all’Aja. Poi l’appello ai partiti: «La politica sia responsabile anche dopo voto. Tenere conto dell’esperienza di Monti»
«Fino ad ora l’Italia non ha ricevuto un solo euro dall’Europa e non è prevedibile, nè all’ordine del giorno, nessuna richiesta di aiuti». Lo ha assicurato Giorgio Napolitano durante la conferenza stampa all’Aja, al termine del colloquio con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, sottolineando che finora il nostro paese «ha dato un contributo importante per gli aiuti e non ha avuto un euro». Poi ha aggiunto: «Stiamo facendo la nostra parte e siamo intenzionati a farla ancora: sono state adottate scelte severe e sacrifici che erano necessari per un cambiamento rispetto a una fase precedente dove si era accumulato troppo debito pubblica». Rispondendo alla domanda di un giornalista olandese sulla possibile richiesta di aiuto italiana, il capo dello Stato ha detto: «È una preoccupazione infondata soprattutto perché le banche italiane sono solide, sane, hanno dimostrato di reggere alla crisi più di altri paesi e non solo del sud dell’Europa. Questo vuol dire che c’è stata una severa vigilanza della Banca d’Italia e che non c’è stata bolla speculativa». A proposito dei costi della solidarietà in Europa, Napolitano ha quindi puntualizzato che «anche l’Italia dà un contributo importante per gli aiuti» aggiungendo che «il mercato del debito va stabilizzato affinché rifletta effettivamente la realtà economica dei paesi».
LE BANCHE ITALIANE – Napolitano ha difeso il sistema creditizio italiano assicurando agli olandesi che le preoccupazioni circa la possibile richiesta di aiuti per le banche sono «infondati» data la solidità delle nostre banche che beneficiano dell’impegno «di vigilanza di Bankitalia e dell’assenza di bolle speculative». Le banche italiane «sono solide, sane e hanno dimostrato di poter reggere alla crisi meglio rispetto ad altri sistemi bancari europei, non solo dell’Europa del sud».
L’ESPERIENZA MONTI – Poi Napolitano ha risposto a una domanda sulla legge elettorale: «La soluzione di un governo stabile è il risultato di scelte e accordi politici», il presidente parla della legge elettorale sottolineando che «anche la migliore legge elettorale non può garantire automaticamente un governo stabile». Giorgio Napolitano si augura che gli italiani diano prova della necessità di un governo stabile quando si voterà ad aprile e che tengano conto dell’esperienza del governo Monti. Il presidente della Repubblica ha confermato la sua «fiducia verso i cittadini per arrivare ad un governo stabile non diviso e fragile. Di questa consapevolezza – ha detto – diano prova gli italiani quando si voterà ad aprile, il resto dipenderà dai partiti. Ma in Italia è inevitabile e salutare tenere conto dell’esperienza del governo Monti».
FINMECCANICA – Napolitano ha risposto anche a una domanda dei giornalisti sulle inchieste in corso su Finmeccanica: «Se saranno confermate deviazioni dallo sviluppo dei procedimenti giudiziari in corso saranno sanzionati. Si tratta di indagini in corso e non posso esprimere un giudizio sulla loro possibile conclusione» ha premesso il capo dello Stato che poi ha sottolineato come «le ipotesi di reato riguardano vicende relative ad accordi commerciali con l’India e col Brasile». «Se violazioni di legge ci sono state in Italia e in questi grandi paesi nostri amici, saranno punite perchè è interesse comune ristabilire la verità», ha aggiunto Napolitano.