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Droga e illeciti finanziari: Riciclati 3 miliardi nei Money transfer

OPERAZIONE IN CORSO IN 21 AGENZIE DI BRESCIA. Sotto la lente ben 30 milioni di operazioni che coinvolgono 11 istituti di pagamento nazionali. Al lavoro anche i tecnici della Banca d’Italia.

BRESCIA – I finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria hanno sequestrato 21 agenzie di money transfer a Brescia dopo aver accertato violazioni alla normativa antiriciclaggio per tre miliardi euro. Un’indagine che parte da Brescia (dove sono 58 gli indagati) ma che si è estesa a tutta Italia: gli inquirenti hanno controllato ben 30 milioni bonifici in uscita (ma anche in entrata) dall’Italia verso Romania, Irlanda (che ha una bassissima tassazione delle transazioni) e Colombia.

Il denaro «sporco» (3 miliardi in Italia, 58 milioni solo nel Bresciano) proverrebbe in prevalenza da traffico di droga, sfruttamento della prostituzione e attività finanziarie abusive. Le indagini, portate avanti da un anno dalle Fiamme Gialle e coordinate dal procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi, «hanno portato alla luce quello che pare essere una vera e propria voragine attraverso la quale sarebbero state riciclate somme ingentissime di denaro». Secondo quanto accertato dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria, da parte delle agenzie di money transfer ci sono state sistematiche violazioni delle norme antiriciclaggio con l’obiettivo di rendere impossibile l’identificazione dei proprietari dell’enorme flusso di denaro passato per le agenzie. Si tratta di ben 10 miliardi di euro solo tra il 2010 e il 2011, di cui il 35% è risultato proveniente da reati. Le indagini sono però orientate ad un più alto livello, mediante l’acquisizione da parte del nucleo speciale di Polizia Valutaria (e la collaborazione dei tecnici della Banca d’Italia) di operazioni avvenute tra i money transfer e 11 tra i maggiori istituti di pagamento nazionali.

I sequestri a Brescia– A Brescia sono stati sequestrati 17 money transfer nella zona della stazione ferroviaria e altre tre agenzie sul Garda, tra Lonato e Desenzano. «È un sistema che desta allarme e preoccupazione – ha dichiarato il procuratore Sandro Raimondi, che ha coordinato le indagini – perchè l’uso improprio del meccanismo del money transfer può aprire prospettive rilevanti per il crimine organizzato. Per questo ci siamo avvalsi di un protocollo di indagine mai impostato prima in Italia, che ha visto la sinergia operativa tra Procura, guardia di finanza e Banca d’Italia. I risultati sono rilevantissimi, forse impensabili all’inizio dell’operazione». L’allarme non riguarda solo i capitali che lasciano l’Italia tramite meccanismi illeciti e non tracciabili ma anche il denaro che vi entra per le medesime vie: la guardia di finanza stima che tra il 2010 ed il 2011 siano arrivati in Italia oltre 2 miliardi di euro, di cui il 35-40% illecitamente.

Redazione Online

Droga e illeciti finanziari: Riciclati 3 miliardi nei Money transferultima modifica: 2012-10-31T16:14:09+01:00da
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