Numerose situazioni critiche, la perturbazione sta lasciando l’italia. Case isolate nel grossetano, famiglie evacuate nei pressi di Perugia. Strade, la mappa Anas di cedimenti e crolli. Il sindaco di Massa, Roberto Pucci: «Servono aiuti immediati, da soli non ce la possiamo fare».
Si attenua la stretta del maltempo, ma restano i disagi per molte famiglie nel Centro Nord che sono state evacuate dalle proprie abitazioni o le case sono rimaste isolate a causa dei molti allagamenti. L’Anas ha fornito una prima mappatura delle strade bloccate in Toscana, Umbria e Lombardia.
SMOTTAMENTI – Alcune famiglie sono state precauzionalmente evacuate nel marscianese, in provincia di Perugia, per l’esondazione del fiume Nestore. Diversi i corsi d’acqua già usciti dagli argini o ormai prossimi al livello di guardia. Una situazione che è stata esaminata dal Centro coordinamento soccorsi convocato alle 5.30 di lunedì mattina dal prefetto di Perugia, Vincenzo Cardellicchio. Nell’Alto Tevere umbro è già stata superata la soglia di pre-allarme. Numerosi gli smottamenti e allagamenti già registrati, con tre frane attivate. Esondazioni «significative» registrate lungo tutta la valle. Imminenti esondazioni segnalate lungo il Paglia ad Orvieto Scalo, il Chiani, tra Ponticelli e Fabro Scalo, e Genna.
PRUDENZA L’Anas invita alla prudenza in particolare dove sono segnalati allagamenti: in Lombardia sulla ss42 dal km 114 al km 115; in Emilia Romagna sulla variante di Pieve Pelago (ns374) al km 0,900; in Toscana oltre che sulla ss63 anche sulla strada statale 12, dal km 44 al km 46,700, in localitá Ponte del Diavolo e nell’Alto Lazio sulla strada statale 1 «Aurelia» al km 101,600. L’evoluzione della situazione in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure, grazie all’applicazione ‘Vaì, disponibile per Android, iPad e iPhone (http://www.stradeanas.it/vaiapp), su tutti gli smartphone e i tablet. Il servizio di infoviabilitá di Anas è presente gratuitamente in Apple store e in Android market-Google Play. Chi deve mettersi in viaggio ha poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il numero 841-148 Pronto Anas per informazioni sull’intera rete Anas.
FIRENZE – Dopo le devastazioni nel nord della Toscana, la tempesta di San Martino si è spostata verso sud provocando nuovi e pesantissimi danni in Maremma, Umbria e Lazio. In provincia di Grosseto una cinquantina di persone sono rimaste isolate per lo straripamento del fiume Albegna e del torrente Elsa e mezzi anfibi della protezione civile stanno raggiungendo le famiglie, casa per casa, per l’evacuazione. Le zone più colpite sono per ora Albinia, Orbetello, Manciano, Sorano e Saturnia, una delle stazioni termali più importanti d’Italia dove negli anni passati un’alluvione provocò un disastro distruggendo quasi gli impianti. Stavolta, per fortuna, la situazione sembra essere sotto controllo, anche se l’allarme non è ancora cessato.
Decine le famiglie evacuate in Umbria soprattutto nelle campagne di Orvieto e di Terni. Ad Allerona alcune famiglie sono state costrette a salire sui tetti perché le loro case erano completamente allagate e sono state salvate grazie all’intervento degli elicotteri dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Il sindaco di Orvieto, Antonio Concina, ha disposto la chiusura delle scuole. Già si contano danni per milioni di euro. Ma l’emergenza non è ancora finita: continua a piovere e il fiume Paglia, che attraversa tutto il territorio comunale e in alcuni punti è già esondato, si è ingrossato a dismisura e minaccia di rompere gli argini. Gravissimi i problemi alla rete stradale e autostradale. Il casello di Orvieto dell’Autosole è stato chiuso perché completamente allagato, bloccata anche la Todi-Baschi.
Anche nelle campagne di Terni decine di famiglie sono rimaste isolate e i mezzi anfibi dei vigili del fuoco stanno cercando di raggiungerle per l’evacuazione. Un problema di alimentazione elettrica, provocato dal maltempo, sta poi provocando rallentamenti sulla linea ferroviaria tra Allerona e Orvieto. Intanto dopo le devastazioni e mentre si cerca di mettere in salvo almeno una cinquantina di persone rimaste isolate per tutta la notte, senza luce né gas, nel nord della Toscana s’inizia a fare una prima stima dei danni. Gli evacuati sono più di 200 e oltre un migliaio le case danneggiate dall’acqua e dal fango.
«Servono aiuti immediati, da soli non ce la possiamo fare», ha detto il sindaco di Massa, Roberto Pucci, che sta coordinando i soccorsi insieme alla Protezione civile. Dal fango vengono fuori storie incredibili. Come quella della famiglia Cipullo (sei persone tra le quali un nipotino di 2 anni e una nonna di 85) che si è salvata salendo su una barchetta trovata in un giardino navigando tra frane e smottamenti. Oppure come la notte da incubo dei giovani coniugi Flaviano Bigliani (30 anni) e Vanessa Bertolucci (26) che il torrente Ricortola ha trascinato durante la notte per un centinaio di metri insieme a fango e detriti. Stavano tornando a casa, sulle colline, quando la piena li ha sorpresi. Per fortuna avevano lasciato la figlioletta dai nonni. Sono scesi dall’auto appena in tempo e si sono salvati aggrappandosi agli argini e ai tronchi d’albero. «Chiamavo mio marito ma non rispondeva – ha raccontato la donna – ero disperata, credevo fosse morto ed ero convinta di fare la stessa fine». Invece gli «angeli del fango», le squadre della protezione civili, li hanno salvati entrambi. Il maltempo ha fatto anche una vittima. Un morto «per cause indirette», come dice la burocrazia, ma se Elio Baldacci, 79 anni, non avesse visto il fango minacciare la sua casa probabilmente non sarebbe stato stroncato da un infarto.