ELEZIONI. Unità ritrovata , dopo lo scontro tra Pd e Pdl sull’election day. Ma Casini è possibilista: «Mai dire mai. Invito tutti alla cautela».
Mercoledì dure schermaglie sull’election day ( febbraio sì, febbraio no), giovedì la ritrovata unità nel sostenere che «no, un Monti Bis non ci sarà». Alfano e Bersani sono concordi: il professore non resterà a Palazzo Chigi un secondo di più la fine della legislatura: «Non scommetterei nemmeno un centesimo- dice infatti il segretario del Pdl- Le nostre posizioni sono estremamente differenti e credo che entrambi siamo contenti delle nostre diversità perché costituiscono le basi per i nostri ideali e il nostro programma. L’esperienza Monti ha il carattere dell’eccezionalità».
BERSANI: «NEANCHE QUEL CENTESIMO» -Così dunque Alfano, intervenendo alla tavola rotonda organizzata all’assemblea nazionale della Cna all’Auditorium della Conciliazione, risponde a chi gli chiede quanto scommetterebbe sulla possibilità che ad aprile si trovi al Governo con la stessa maggioranza attuale. «Risparmio anche quel centesimo», ha risposto allora il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Aggiungendo però che, per crisi anticipate, non c’è spazio : «Mi misurano il tasso di montismo tutte le mattine, ma io sono sempre lo stesso, quello che ha sempre detto arriviamo fino in fondo senza scherzi e arriviamo fino in fondo con lealtà».
POSSIBILISTA CASINI –Possibilista, invece, il leader Udc Pier Ferdinando Casini. «In politica come nella vita – ha spiegato – mai dire mai. Invito tutti alla cautela. Non credo a un Governo sostenuto insieme da Berlusconi e da Bersani ma già qua siamo tre persone diverse e quindi lascerei qualche limite alla provvidenza. Il bipolarismo ha avuto un’apoteosi di consensi, poi si è capito che si trattava di grandi armate per vincere le elezioni che poi non riuscivano a governare».
ALTRE POLEMICHE SULL’ELECTION DAY – Prima di entrare alla conferenza, Alfano era tornato sulla diatriba dell’election day. Ovvero sulla minacciata fine anticipata del governo Monti, se Bersani non accetta di riunire in un solo giorno tutti gli scrutini: «Sulla crisi di governo molto dipende da Bersani, se insiste a imporre agli italiani una tassa di cento milioni di euro» ha detto il segretario del Pdl. Bersani ha risposto così. Crisi di Governo?«Spero e credo proprio di no. La data delle regionali, legge alla mano, è obbligatoria. E vanno rispettate le prerogative del presidente Napolitano», aggiunge e comunque, sottolinea Bersani, «chi pensa alle elezioni anticipate deve pensare alla legge elettorale e non a fare polemica».
NAPOLITANO: «NON TAGLIO SOLO NASTRI» – Sul tema dell’Election Day è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sollecitato a dire la sua sull’argomento il capo dello Stato ha detto: «Non ne parlo ora», . Ma durante gli Stati generali della Cultura Napolitano ha tenuto a puntualizzare: «Io non invado campi altrui, ma non taglio solo nastri».