L’AGENZIA DELLE ENTRATE. Online il «Redditest» per l’autodiagnosi. Nel redditometro 100 voci dalla barca ai cavalli. «Strumento per scovare gli evasori».
Da una simulazione sull’intera platea delle famiglie risulta che 4,3 milioni di nuclei, circa uno su cinque, sostengono spese non coerenti con i redditi e, «intorno a un milione» a fronte di esborsi rilevanti e ricorrenti denunciano redditi «vicini allo zero». È quanto fa sapere il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera.
REDDITEST – Da martedì i contribuenti possono scaricare dal sito dell’Agenzia delle entrate il ReddiTest: il software che misura la compatibilità tra reddito familiare e spese sostenute. È una sorta di autodiagnosi che coglie le principali caratteristiche che incidono sul tenore di vita e aiuta le famiglie a verificare la coerenza della propria dichiarazione prima che in futuro possa scattare un eventuale accertamento dell’Agenzia delle entrate.
IL SEMAFORO – È un orientamento che alla fine della compilazione del test dà una informazione qualitativa, si accende una luce: Verde è coerente, rosso non coerente. I dati inseriti restano noti soltanto al contribuente e non ne rimane traccia sul web