RATING. Transalpini scendono a AA1 mentre l’agenzia mantiene sul paese l’outlook negativo. I «fattori avversi» per i nostri istituti di credito «restano evidenti». I MERCATI. Borse tengono dopo il taglio rating alla Francia. Parigi cede lo 0,5% in avvio. Piazza Affari, cade Fiat (-4,8%).
L’agenzia di rating Moody’s ha annunciato di aver tagliato il rating della Francia portandolo a «AA1» dalla precedente tripla «A». Lo ha reso noto l’agenzia in una nota in un cui spiega di aver anche mantenuto sul Paese l’Outlook negativo.
«MISURE INSUFFICIENTI PER LA COMPETITIVITA’»- «Le riforme annunciate dalla Francia sono state insufficienti per ristabilire la competitività» così Moody’s ha motivato il suo downgrade. Immediato il commento del ministro delle Finanze francese , Pierre Moscovici, secondo cui la decisione di Moody’s rappresenta «una sanzione alla gestione del passato» che incita l’attuale governo «a mettere in opera rapidamente le riforme».
MALE LE BANCHE ITALIANE – Le prospettive del sistema bancario italiano restano negative e i trend avversi sul settore «restano evidenti». Gli istituti di credito italiani si trovano ad agire in condizioni operative difficili, e sono alle prese con un ulteriore deterioramento della qualità degli asset e un ristretto accesso al mercato per i finanziamenti. Impietosa la fotografia di Moody’s, secondo la quale molti di questi fattori «avversi» si sono intensificati nel corso del 2012 e questo trend «probabilmente continuerà». Anche se le banche italiane hanno «rafforzato le proprie posizioni di capitale – afferma l’agenzia di rating -, i livelli di capitale restano vulnerabili e al di sotto di quelli degli altri grandi sistemi bancari europei». L’insieme di continui sviluppi negativi, «alcuni dei quali al di là delle aspettative di Moody’s, e i continui rischi al ribasso, sono alla base dell’outlook negativo e delle pressioni sul sistema bancario italiano».
LE PREVISIONI SUL PIL – Le condizioni operative delle banche italiane sono «difficili e rimarranno tali per i prossimi 12-18 mesi. L’agenzia di rating prevede che il pil italiano si contrarrà fra il 2 e il 3% nel 2012» mentre nel 2013 resterà invariato o calerà dell’1%, con rischi recessivi al ribasso. La qualità degli asset, già su livelli deboli, e prevista deteriorarsi ulteriormente: «La recessione in corso è il fattore chiave di questo deterioramento». «La redditività già modesta continuerà a indebolirsi» e a questo si aggiunge il fatto che le pressioni dall’area euro continueranno a «restringere l’accesso delle banche al mercato». Anche se questo trend si è allentato negli ultimi mesi, Moody’s ritiene che difficilmente si «normalizzerà» nell’orizzonte temporale dell’outlook.

Le Borse contengono la correzione dopo la corsa della vigilia e il taglio di rating alla Francia che ha perso lunedì la tripla A. In attesa di novità sulla Grecia dall’Eurogruppo, Parigi mostra un calo dello -0,5% e Francoforte a -0,36% in avvio, mentre a Milano l’Ftse Mib cede lo 0,6%. In Piazza Affari (-0,6%) perde terreno il comparto bancario capitanato da Bpm (-2%). Tra gli industriali, è in pesante calo Fiat (-4,8% dopo un stop al ribasso) e la holding Exor (-2,3%) penalizzate anche da un report di Ubs.
LE VALUTE – Sul mercato valutario l’euro si attesta a 1,278 dollari (1,28 dollari lunedì) mentre il petrolio cede ancora terreno (-31 centesimi a 88,97 dollari al barile)
LO SPREAD – Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi è stabile a 357 punti, con un rendimento al 4,92%. Il differenziale di rendimento tra Bonos e Bund si attesta a quota 459 con il tasso al 5,93%.