STALLO A BRUXELLES. Manca l’accordo su tagli e spese. Vertice rinviato a gennaio.
Si chiude senza intesa il vertice straordinario di Bruxelles dedicato al bilancio. Secondo fonti diplomatiche i 27 paesi hanno fatto proprie le parole di Jean Claude Juncker secondo il quale “non ci sono né vincitori, né vinti”. Il vertice, secondo le stesse fonti, ha affidato al presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy il “mandato” di presentare una nuova bozza di compromesso che sarà discusso in un successivo vertice.
Secondo Angela Merkel c’è il potenziale per arrivare ad un accordo all’inizio del prossimo anno. Concetto condiviso anche da Van Rompuy, secondo il quale “c’è la possibilità di trovare un accordo all’inizio del 2013″.
Non è il caso di “drammatizzare: anche nel 2005 servirono due tornate” di negoziati “per arrivare a un accordo”, ha detto il presidente del Consiglio.
Monti: “Nessuna sorpresa, niente è pregiudicato” – “Non aver raggiunto un accordo oggi non pregiudica nulla”, ha detto il premier Mario Monti al termine del vertice Ue sul bilancio Ue. “Il risultato oggi non c’è stato, ma questo non sorprende. Non è la prima volta e non sarà l’ultima”. “Non deve stupire” che non si sia arrivati ad una intesa “se pensiamo che rispetto all’ultima occasione, nel 2005, sono aumentati gli Stati membri e le funzioni dell’Unione e non è propriamente in questo momento più facile di allora la situazione economica dell’Unione”, ha spiegato il presidente del Consiglio.
“C’è un sufficiente potenziale di convergenza” tra i Ventisette che permette di guardare a un “accordo sul bilancio Ue per gli inizi del prossimo anno”. Il premier italiano ha poi aggiunto che “è un po’ demagogico l’uso che viene fatto della fustigazione del bilancio comunitario e anche un po’ incoerente” viste le nuove responsabilità di cui è caricata l’Europa.
Monti: “Nuova bozza è un avanzamento per l’Italia” – La nuova bozza Van Rompuy “per noi rappresenta un avanzamento significativo ma nulla – avverte Monti – è ancora acquisito, o perduto, e anche se non c’è accordo sottolineo che l’atmosfera è stata migliore di altre occasioni, ed era potenzialmente più di conflitto in questo caso”. Dunque un nulla di fatto ma “in un clima molto sereno con il desiderio di tutti di arrivare prima o poi, e quando diciamo poi intendiamo settimane, non anni, a un accordo per il quale ci siamo sforzati di capire ragioni gli uni le ragioni degli altri”. Difendendo con severità, non manca di rimarcare, ognuno i proprio paletti irrinunciabili.
Fonti italiane a Bruxelles: meglio rinvio che rottura – Secondo alcune fonti italiane, interpellate a Bruxelles dalle agenzie di stampa, è meglio un rinvio che andare avanti sino a stringere sul bilancio Ue e consumare così la rottura tra gli altri Ventisei e la Gran Bretagna. In sostanza, il nulla di fatto permette di evitare una spaccatura con Cameron, che si è dimostrato più intransigente degli altri sull’intricata e spinosa questione del bilancio pluriennale. Fonti diplomatiche spiegano del resto che la stessa Merkel avrebbe una linea meno dura di quella di Gran Bretagna, Svezia e Olanda. Tutti elementi che lasciano presagire una conclusione rapida dei lavori di oggi e un fermate le lancette su una posizione che certifica le distanze, dà mandato a Van Rompuy per una nuova proposta e aggiorna il confronto a un prossimo vertice. Niente drammatizzazioni, dunque. Con l’impressione che per l’Italia, sempre stando a fonti diplomatiche, la partita si sia chiusa, fino a questo punto, con una valutazione più positiva sul versante dei fondi di coesione di quanto non sia invece per il comparto Pac.