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Ilva, la procura dice no al dissequestro

TARANTO. Impianti fermi da luglio, in settimana attesa la decisione del giudice. Cassa integrazione per 2.000: il 27 il confronto.

La Procura di Taranto ha espresso parere negativo sull’istanza di dissequestro avanzata dall’Ilva per gli impianti dell’area a caldo, sotto sigilli dal 26 luglio scorso. Il parere motivato è stato depositato alla cancelleria del gip Patrizia Todisco (lo stesso che ne dispose la chiusura), che potrebbe decidere in settimana.

LA CONTROPERIZIA – Il parere contrario dei pm è stato trasmesso nel primo pomeriggio di giovedì. Due giorni fa il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e uno degli avvocati dell’azienda, Marco De Luca, avevano affermato che la revoca dei «sigilli» è fondamentale per attuare le prescrizioni impiantistiche e ambientali fissate dall’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) rilasciata dal ministero dell’Ambiente. L’azienda ha anche allegato all’istanza una controperizia redatta da un pool di esperti in cui ridimensiona e smentisce i dati dei periti incaricati dal gip sull’impatto dell’inquinamento dell’Ilva sulla popolazione tarantina: «Non vi è un’emergenza ambientale e l’eccesso di neoplasie a Taranto deve essere ricercato in cause diverse dall’inquinamento ambientale», avevano dichiarato.

IL RICORSO E LA MINACCIA DI CHIUSURA – L’Aia prevede un piano da 3,5 miliardi di euro in tre anni, ma secondo Ferrante il sequestro rende difficile la prosecuzione dell’attività di impresa, quindi lo stesso piano non potrebbe essere attuato, né l’azienda può accedere al credito bancario per finanziarsi essendo appunto sotto sequestro. L’Ilva comunque di fronte a un’eventuale bocciatura dell’istanza ricorrerà in appello, e ha già minacciato, senza il dissequestro, di chiudere il polo produttivo siderurgico di Taranto. In settembre Todisco aveva bocciato anche un piano con i primi investimenti ambientali per 400 milioni di euro, unitamente alla richiesta di consentire una produzione minima degli impianti. Nel frattempo, 2.000 persone rischiano la cassa integrazione per la «mancanza di ordini per i tubifici»: il confronto con i sindacati, previsto per la scorsa settimana, è stato aggiornato al 27 novembre.

Redazione Online

 

Ilva, la procura dice no al dissequestroultima modifica: 2012-11-23T12:27:30+01:00da
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