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Ilva, ritrovato il corpo dell’operaio disperso. L’azienda: «Rispettate regole sulla sicurezza»

Attesa per il decreto del governo. Rinvenuto in mare il cadavere di Francesco Zaccaria. Tensione a Genova: gli operai in corteo con i lavoratori dell’Ansaldo.

Il corpo di Francesco Zaccaria, 29 anni, l’operaio dell’Ilva disperso in seguito alla tromba d’aria che ha colpito lo stabilimento mercoledì scorso, è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il corpo era all’interno della cabina della gru finita in mare. La procura di Taranto ha aperto un’inchiesta sulla morte del giovane.

GENOVA – La certificazione del decesso arriva in un momento di grande tensione per il gruppo siderurgico. A Genova è infatti terminata in mattinata l’assemblea cominciata giovedì sera e gli operai e gli impiegati della sede Ilva di Cornigliano, dopo quasi 5 ore di presidio sotto la prefettura in attesa dell’annuncio della firma del decreto da parte del governo, hanno dato vita ad un corteo, al quale si sono uniti gli operai di Ansaldo, per bloccare il traffico nel centro cittadino. Una delegazione di 10 operai dell’Ilva, guidata da un rappresentante della Fiom, è stata ricevuta dal prefetto grazie alla mediazione del sindaco Doria che li ha accompagnati all’interno della prefettura.

DECRETO – Alta è comunque l’attesa sul decreto che il governo ha in preparazione per consentire da un lato la bonifica dell’impianto di Taranto e dall’altro garantire il ritorno al lavoro, almeno parziale, dei lavoratori, rientro bloccato a seguito dell’intervento della magistratura. Il Consiglio dei ministri, che ha iniziato i lavori alle 11, sta ancora esaminando la bozza, che continua a subire cambiamenti. In linea di massima, il decreto riassegnerebbe alla gestione dell’azienda, che fa parte del Gruppo Riva, gli impianti siderurgici sequestrati dalla procura di Taranto a fine luglio in un’inchiesta per disastro ambientale. La condizione posta sarebbe che che l’Ilva applichi interamente le disposizioni dettate dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale rilasciata dal ministero dell’Ambiente a fino ottobre. Mentre una precedente bozza indicava due anni di tempo per la bonifica, ora, dice una delle due fonti, si dice che la gestione dura per tutto il tempo di «vigenza» dell’Aia, passando così dai 2 anni, originariamente previsti dalla bozza, a 6 anni. Fatto che potrebbe indicare una richiesta di accelerare al massimo gli interventi di risanamento per far cessare le emissioni nocive.

FONDI – Il governo sta anche affrontando la questione di come garantire la certezza dei fondi necessari per il risanamento. Esperti valutano la necessità  di 3-4 miliardi di euro. Il decreto prevedrebbe anche la figura di un garante che presieda all’applicazione dell’Aia che sarebbe revocata nel caso in cui l’azienda non rispettasse gli impegni, col rischio della chiusura. Nel 2011 lo stabilimento siderurgico di Taranto ha prodotto circa 8,5 milioni di tonnellate di acciaio.

Redazione Online

Ilva, ritrovato il corpo dell’operaio disperso. L’azienda: «Rispettate regole sulla sicurezza»ultima modifica: 2012-11-30T15:21:06+01:00da
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