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Sallusti, sì agli arresti domiciliari. Lui li rifiuta: «Portatemi in carcere»

Il giudice di sorveglianza ha accolto la richiesta fatta dal procuratore della Repubblica. «Appena mi portano a casa per i domiciliari tornerò subito a lavorare qui al Giornale», commettendo il reato di evasione.

MILANO – Arresti domiciliari per Alessandro Sallusti. Il giudice di sorveglianza del Tribunale di Milano, Guido Brambilla, ha accolto la richiesta fatta nei giorni scorsi dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, in base alla legge «svuota-carceri», dopo la condanna a 14 mesi per diffamazione del direttore del Giornale. Sallusti però ha deciso di rifiutare il «carcere soft» e ha «supplicato» il procuratore Edmondo Bruti Liberati: «Mi mandi i carabinieri e mi traducano in carcere. Se così non fa si rende lui responsabile del mio reato di evasione. Io mi sono preso le mie e non mi sottraggo alla pena. È impossibile che la magistratura continui a comportarsi in questo modo senza mai pagare».

LAVORO – Dopo la condanna a 14 mesi per diffamazione, il direttore de Il Giornale non potrà, però, al momento lavorare. Nel caso in cui voglia tornare nella sede del quotidiano dovrà fare una richiesta formale al giudice che dovrà decidere sul «permesso di lavoro». Ma il direttore ha affermato «di non voler chiedere nessun permesso» e ha ripetuto l’intenzione di «continuare a lavorare» e di aver chiesto «a Nicola Porro di prendere un vicariato nella direzione del Giornale. Ha accettato, il quotidiano resta in buone mani a prescindere da quello che succederà». E la promessa: «Appena mi portano a casa per i domiciliari tornerò subito a lavorare qui al Giornale», commettendo in questo modo il reato di evasione.

LA SENTENZA – «Sul dispositivo della sentenza c’è scritto che io mi sono rifiutato di pubblicare la rettifica – specifica Sallusti -. Il rifiuto presuppone una domanda. Nessuno mi ha domandato una rettifica. Libero non aveva l’Ansa. Non avevo modo tecnicamente di correggere la notizia. Sulla sentenza c’è scritta una cosa falsa». E rivolgendosi ai colleghi giornalisti presenti in conferenza stampa lamenta la poca solidarietà che gli hanno mostrato.

Redazione online

Sallusti, sì agli arresti domiciliari. Lui li rifiuta: «Portatemi in carcere»ultima modifica: 2012-11-30T15:26:27+01:00da
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