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Milan avanti, sconfitta indolore. La Juve si gioca tutto all’ultima senza Conte

CHAMPIONS LEAGUE – MILAN-ZENIT 0-1. A San Siro vince lo Zenit di Spalletti che si qualifica per l’Europa League. SHAKHTAR-JUVENTUS – Chiellini disponibile. In Ucraina serve almeno un punto contro lo Shakhtar. Alessio: «Determinati a fare risultato».

MILANO – Prendiamola così: la sconfitta contro lo Zenit, la seconda in Champions League, non provoca danni al Milan e aiuta Luciano Spalletti a rimanere in Europa seppure dalla porta di servizio dell’Euroleague.

MILAN 2 – Il Milan2, pieno di rincalzi, gioca a basso ritmo, fa un possesso palla sterile, non cambia mai passo e una volta infilato da Danny, il migliore dei suoi, non ha la forza di riequilibrare il risultato. Allegri ci prova con il solito 4-3-3 in cui Zapata e Acerbi formano la coppia di difensori centrali, Mesbah gioca terzino sinistro e l’inedito centrocampo è composto da Flamini, Ambrosini e Emanuelson. L’attacco è affidato ad un tridente in cui Boateng cambia spesso posizione: ora finto centravanti, come suggerito da Berlusconi, ora trequartista dietro Bojan e Pazzini. Il Pazzo, rilanciato per l’occasione, meriterebbe un rigore dopo appena tre minuti (Bruno Alves lo travolge) e impegna il portiere Malafeev con una deviazione sottomisura sul cross basso dalla destra di Boateng nel secondo tempo. Niente da fare. Il risultato resta incollato sull’1-0 per i russi sino alla fine. Allegri non ci sta e via via inserisce Robinho e alla fine prova persino con El Shaarawy. Il Faraone spaventa lo Zenit con un diagonale, fuori di poco, ma non cambia l’equilibrio della partita.

BERLUSCONI SENZA EFFETTO – La sconfitta non fa male visto che il Milan, già prima di giocare era qualificato agli ottavi della Champions come secondo nel girone, ma non farà felice né Galliani, né Berlusconi. In mattinata il presidente era stato a Milanello, ma stavolta la sua visita non ha sortito effetto. Del resto l’ultima sfida del girone contava per i soldi (800 mila euro in caso di vittoria) e per il ranking delle italiane. Un po’ anche per l’orgoglio. Niente, invece, per la classifica. In attesa del sorteggio per gli ottavi di finale (a metà dicembre) il Milan si concentra sulla rincorsa in campionato e a Torino, domenica pomeriggio, cercherà la terza vittoria di fila. Una partita che vale molto più di questa. Nel freezer di San Siro festeggiano quelli dello Zenit e i suoi cinquemila tifosi che cantano e ballano a torso nudo. A loro, la fredda serata milanese, deve sembrare primavera.

La Juve si gioca tutto in Europa. Ultima partita di un girone difficile, sì, ma che la Juve s’è complicata sprecando l’occasione di una doppia vittoria sui danesi, risultato che a questo punto la vedrebbe già qualificata. Invece in Ucraina, contro lo Shakhtar, rischia la beffa. Il Chelsea gioca a Stamford Bridge proprio con i danesi e conta su 3 punti sicuri. Alla Juve ne serve almeno uno per non uscire dalla Champions League.

LUCESCU E IL MODULO – «Conosciamo il valore dei nostri avversari e li rispettiamo tanto. Loro sono già qualificati e dunque non hanno nulla da perdere» dice Buffon. E fa capire che non si fida troppo di Lucescu e della sua squadra, che a Torino ha bloccato i bianconeri proprio dove si sentono più forti, a centrocampo. «La Juve ha un gioco abbastanza prevedibile» aveva detto il tecnico romeno. Conte , all’ultima partita da squalificato, l’ha presa male. Ma in realtà l’invariabilità del 5-3-2 in questa stagione, offre agli avversari molte certezze nello studiare le contromosse.

CHIELLINI – «Siamo estremamente determinati, è una gara cruciale per noi e vogliamo passare il turno». Angelo Alessio carica la Juventus alla vigilia della sfida con lo Shakhtar, ultimo match della fase a gironi di Champions League. «Dobbiamo fare la partita e pensare esclusivamente al nostro gioco, rimanendo concentrati e combattendo su ogni pallone», spiega in conferenza stampa il vice di Conte. «Sappiamo – avverte – che ci troveremo di fronte una squadra tosta, la capolista del girone, ma crediamo di essere cresciuti durante la competizione e di avere tutte le possibilità di fare risultato». Alessio ha parole di elogio verso gli avversari ucraini: «Lucescu – sottolinea – ha disposizione una squadra molto forte. Rispettiamo lo Shakthar, ma andremo in campo per giocare il nostro calcio. È una sfida dura e richiederà la massima determinazione da entrambe le parti». Il vice tecnico bianconero conferma che Chiellini «è a disposizione» e che toccherà a Conte «decidere se impiegarlo».

Alessandro Bocci

Milan avanti, sconfitta indolore. La Juve si gioca tutto all’ultima senza Conteultima modifica: 2012-12-05T12:07:00+01:00da
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