LA BANCA CENTRALE EUROPEA. Inflazione sotto il 2% e graduale ripresa economica dalla fine del 2013. «Molto fiducioso» sull’intesa per la vigilanza bancaria unica.

«Non intendo commentare sui singoli Paesi e quindi nemmeno sull’Italia». Così il presidente della Bce, Mario Draghi, sul caso del giorno che tiene banco a Francoforte e in tutte le sedi europee: la possibile apertura della crisi di governo a Roma con il ritiro del sostegno del Pdl a Mario Monti e l’annuncio della ricandidatura di Silvio Berlusconi.
PRIME STIME PER IL 2014 – Nella conferenza stampa seguita al Direttorio e alla decisione, ampiamente prevista, di lasciare i tassi invariati, Draghi ha confermato le previsioni per una graduale ripresa nell’ Eurozona a partire dalla fine 2013, indicando l’inflazione sotto al 2%. La Bce ha rivisto invece al ribasso il Pil del 2012 in una forbice tra il -0,6% e il -0,4% ,mentre sul 2013 la stima è tra il meno 0,9 e il meno 0,3 per cento. Per la prima volta i tecnici della Bce hanno poi fornito una stima sul 2014, su cui indicano una dinamica tra il più 0,2 e il più 2,2 per cento.
FIDUCIA SULL’AUTHORITY UE – «I benefici della futura vigilanza unica bancaria nell’Eurozona sono indubbi – ha osservato Draghi dicendosi «molto fiducioso che ci sarà un accordo a breve». «Sono ottimista sulle possibilità di accordo. La Commissione Ue ha fatto un ottimo lavoro e c’e la volontà di arrivare a un compromesso». Si tratta, con la vigilanza unica, di «rendere le banche più affidabili a prescindere da dove hanno la sede o l’operatività. I benefici sono chiarissimi». L’impasse «fa parte della discussione politica» che «deve essere messa in prospettiva»