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M5S, Parlamentarie: votano in 95mila per 1400 candidati. In testa le donne in molte regioni

MOVIMENTO CINQUE STELLE. Gli eletti, tutti giovani, impiegati, operai, disoccupati. Non sono ancora stati rese pubbliche le preferenze.

Si sono concluse giovedì pomeriggio le «Parlamentarie», le votazioni per le liste dei candidati del Movimento 5 Stelle per il Parlamento. Tanti i dubbi espressi dagli stessi attivisti sulle modalità di votazione e tante le perplessità sulla trasparenza dei risultati. Se infatti la percentuale di preferenze non sono per il momento visibili a chi non è iscritto, anche gli attivisti possono vedere il numero di preferenze solo della loro circoscrizione. E non solo. In molti in questi giorni hanno segnalato grandi difficoltà nelle votazioni. Sia quel che sia le Parlamentarie sono concluse: «I voti disponibili erano circa 95.000 per 1.400 candidati presenti in tutte le circoscrizioni elettorali incluse quelle estere – spiega Beppe Grillo in un video sul suo blog -. Dai primi dati si vede una netta affermazione delle donne, infatti su 31 capilista 17 sono donne, il 55%. Le votazioni si sono svolte solo on line e il M5S è il primo movimento o partito politico nel mondo a eleggere i suoi rappresentanti in Parlamento attraverso Internet, questo mentre in Italia non esiste neppure il voto di preferenza».

IN SICILIA ED EMILIA– A confermare le parole di Grillo i dati relativi all’Emilia Romagna. Giulia Sarti, studentessa riminese di 26 anni; Michela Montevecchi, insegnante bolognese di 41, Mara Mucci, 30enne imolese disoccupata sono state le più votate nella Regione di Giovanni Favia. Per la Sicilia occidentale invece il candidato sarà Riccardo Nuti. L’ex candidato sindaco di Palermo, con i 147 voti raccolti alle «Parlamentarie», è stato il più votato. Alle scorse comunali fu il candidato che ottenne più consensi in assoluto (3.228), ma non riuscì a entrare a Palazzo delle Aquile perché il Movimento 5 Stelle si fermò a un passo dallo sbarramento. È una donna, sempre per la circoscrizione Sicilia 1, il candidato che si è piazzato al secondo posto, la 28enne, fresca di laurea magistrale in ingegneria gestionale, Giulia Di Vita. Sarà capolista per il Senato, invece, il terzo classificato alla primarie, il 48enne Francesco Campanella, laureato in lettere e dipendente regionale.

DONNE E GIOVANI – Tante le donne anche in altre regioni, dopo le polemiche con Federica Salsi, il punto G in televisione e le accuse di maschilismo a Grillo. In Piemonte in entrambe le circoscrizioni ci sono due giovanissime in testa, e cioè Laura Castelli di 26 anni e Fabiana Dadone di 29 anni. In Lombardia si segnala Vito Crimi, dato già per favorito. Nella prima circoscrizione del Lazio sempre una donna, ossia Federica Daga, impiegata di 37 anni. In Campania, invece, vince Roberto Fico di 38 anni. Tutti giovanissimi, insomma. Molti neo laureati ed entrati nel Movimento ancora sui banchi di scuola. Quattro anche le circoscrizioni estere. Per Europa ha vinto Yvonne De Rosa, 37 anni. In America meridionale, Francesco Tripodi, 35 anni, in America settentrionale e centrale e Sandro Sessarego, 29 anni. Poi per l’ Africa, Asia, Oceania e Antartide è passato Omar Bassalti, 33 anni.

COME SI E’ VOTATO – Grillo ha rivolto «un grazie allo staff per l’organizzazione e per tutti gli attacchi che ha dovuto subire (informatici e mediatici)», e ricorda: «I candidati dovevano disporre dei seguenti requisiti: nessuna condanna penale, non aver fatto due mandati elettivi, non essere iscritti a un altro partito, risiedere nella circoscrizione elettorale dove è stato votato. Ogni candidato ha avuto a disposizione uno spazio sul portale del M5S per il suo curriculum, una dichiarazione di intenti, video, collegamenti ai Social Media dove è presente. Le votazioni sono state gratuite, così come lo è l’iscrizione al M5S. I votanti dovevano essere iscritti al M5S al 30/09/2012 con documenti digitalizzati attestanti la loro identità. La procedura di voto era molto semplice, ogni votante poteva votare in tre minuti, dopo aver valutato i candidati della sua circoscrizione a cui accedeva automaticamente. Dopo la valutazione poteva esprimere tre preferenze».

VOTI ONLINE – Le votazioni, ha sottolineato Grillo sul suo blog, «svolte solo on line. Il M5S è il primo movimento o partito politico nel mondo a eleggere i suoi rappresentanti in Parlamento attraverso Internet, questo mentre in Italia non esiste neppure il voto di preferenza». Doveroso, quindi, «un grazie allo staff per l’organizzazione e per tutti gli attacchi che ha dovuto subire (informatici e mediatici)». Poi ricorda che «i candidati dovevano disporre dei seguenti requisiti: nessuna condanna penale, non aver fatto due mandati elettivi, non essere iscritti a un altro partito, risiedere nella circoscrizione elettorale dove è stato votato. Ogni candidato ha avuto a disposizione uno spazio sul portale del M5S per il suo curriculum, una dichiarazione di intenti, video, collegamenti ai Social Media dove è presente. Le votazioni sono state gratuite, così come lo è l’iscrizione al M5S. I votanti dovevano essere iscritti al M5S al 30 settembre 2012 con documenti digitalizzati attestanti la loro identità. La procedura di voto era molto semplice, ogni votante poteva votare in tre minuti, dopo aver valutato i candidati della sua circoscrizione a cui accedeva automaticamente. Dopo la valutazione poteva esprimere tre preferenze».

Marta Serafini

M5S, Parlamentarie: votano in 95mila per 1400 candidati. In testa le donne in molte regioniultima modifica: 2012-12-07T15:23:45+01:00da
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