Milano – la ragazza marocchina e’ sparita. Boccassini: «Strategia per dilatare il procedimento fino alle elezioni» Ghedini: «Questa è un’aggressione».
«Conosco da molto tempo le strategie processuali della difesa, e dico che la dilatazione del tempo dei testimoni è una strategia processuale con cui Berlusconi vuole arrivare alla campagna elettorale». Lo ha detto il pm Ilda Boccassini commentando l’assenza dall’aula di Ruby dall’aula del Tribunale di Milano, davanti ai quali si celebra il processo in cui Silvio Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile. La ragazza marocchina avrebbe dovuto testimoniare come parte offesa, ma secondo il suo avvocato la ragazza si troverebbe all’estero e non sarebbe raggiungibile.
«CERCATE RUBY»– Il pm Boccassini ha dunque chiesto di non citare più Ruby e di considerare «decaduta» la testimone, che era stata citata dalla difesa dell’ex premier. I giudici hanno respinto la richiesta e l’hanno citata per l’udienza del 17 dicembre e hanno dato disposizioni alla Polizia giudiziaria di cercarla «in tutto il territorio nazionale anche acquisendo notizie dalla famiglia d’origine (in Sicilia) e dal suo compagno».
GHEDINI – Niccolò Ghedini, uno dei legali di Berlusconi, ha dunque replicato al pm: «Siamo ormai all’aggressione, ciò è diffamatorio». Poi fuori dall’aula: «Mi sembra di capire che ci fosse fretta da parte della procura di arrivare alla sentenza prima delle elezioni». A un cronista che gli faceva notare come la campagna elettorale sia sbarcata nel processo sul caso Ruby, Ghedini ha risposto: «La campagna elettorale l’ha aperta la procura, che ha chiesto di fare udienza anche a Natale per arrivare a una sentenza che i pm ritengono possa essere di condanna prima delle elezioni». Secondo Ghedini dunque, i pm milanesi vogliono «un risultato pre-elettorale». A chi gli chiedeva invece se la difesa avanzerà legittimi impedimenti per Berlusconi nel corso della campagna elettorale, Ghedini ha risposto: «Lo valuteremo di volta in volta, comunque noi non abbiamo mai opposto legittimi impedimenti». Ciò che è grave, secondo Ghedini, «è l’accelerazione prima di una campagna elettorale di un processo che si prescriverà nel 2025, un processo che è andato molto più rapidamente di quelli per gli imputati detenuti».
BERLUSCONI FORSE IN AULA IL 20 DICEMBRE – Intanto si apprende che Silvio Berlusconi forse sarà in aula al processo Unipol (pubblicazione su Il giornale della telefonata Fassino-Consorte) il prossimo 20 dicembre e non il giorno 13 come era stato inizialmente previsto. Berlusconi, imputato di rivelazione di segreto d’ufficio, farà dichiarazioni spontanee. Il giorno 13 dicembre sarà presente il fratello Paolo che risponde anche di ricettazione e millantato credito. Il 20 dovrebbe iniziare anche la requisitoria del pm Maurizio Romanelli.