I mercati – Raffica di sospensioni dei titoli bancari. Il differenziale con i titoli tedeschi ai massimi dell’ultimo mese. La Borsa di Milano è la peggiore d’Europa. La stampa straniera e berlusconi, Libération: «Il ritorno della mummia». Il ministro De Guinos: «Se Roma vulnerabile, anche Madrid». L’Ue: colpiti da fine repentina. Ft: «Le dimissioni agitano l’Italia»
I mercati reagiscono all’annuncio della candidatura di Silvio Berlusconi e delle dimissioni anticipate del premier Mario Monti. Lo spread si attesta attualmente sui 350 punti base, dopo aver toccato quota 363 (il livello più alto dal 9 novembre 2012). Solo una settimana fa, esattamente lunedì scorso, era sceso sotto i 300 punti, e Monti aveva annunciato l’intenzione di raggiungere quota 287.
I LISTINI – Piazza Affari riduce leggermente il suo calo in attesa dell’avvio di Wall Street: l’indice Ftse Mib cede il 2,7% con le banche sempre deboli (Mps e Intesa -6%) e Generali che perde il 3,6% dopo essere rientrata da un breve passaggio in asta di volatilità. Male anche Fiat (-4%) e Telecom Italia (-3,6%) mentre tengono Eni (-0,6%), Impregilo (-0,4%) e Mediaset, che prosegue nelle sue oscillazioni e ora si muove attorno alla parità. Stm corre del 4% dopo l’addio a Ericsson.
I TITOLI – Tra gli istituti di credito numerose sospensioni dei titoli per eccesso di ribasso: le peggiori sono Mps e il Banco Popolare, che stavano perdendo oltre il 7%, giù anche Intesa (-6,7%) e Unicredit (-6,2%). Tra i titoli peggiori anche Fiat (-5%), A2A (-4,6%) e Atlantia (-4,3%). Dopo una fiammata iniziale a +1,7%, Mediaset – promossa da un report di Deutsche Bank – ripiega e lascia sul terreno l’1,4%, mentre l’unico titolo positivo è St (+1,4%) dopo che ha annunciato il nuovo piano industriale e l’uscita dalla joint venture con Ericsson. Limitano le perdite anche Snam (-0,5%) dopo la definizione delle tariffe gas 2013 e il lusso, con Tod’s (-0,7%) e Luxottica (-0,8%).
L’Ue è stata colta di sorpresa dalla caduta del governo Monti. «Non ci aspettavamo una fine della legislatura così repentina», hanno detto fonti europee. «L’importante» è che venga approvata la legge di stabilità e, da quanto assicurato finora, «questo sarà fatto», hanno aggiunto, riferendo di contatti tra Roma e Olli Rehn.
Più preoccupati i commenti dalla Spagna: l’instabilità politica di paesi come l’Italia hanno «un contagio immediato» sul paese iberico, ha detto il ministro dell’Economia Luis de Guindos alla radio spagnola Rne, commenta l’annuncio di dimissioni del premier. «Quando sorgono dubbi sulla stabilità di un paese vicino come l’Italia, a sua volta percepito come vulnerabile, ci contagiano subito». Un timore condiviso questa mattina dalla stampa iberica: El Pais attribuisce alla turbolenza provocata dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi la crescita del debito pubblico spagnolo (+17 punti, a quota 433), in scia con quello italiano. El Mundo accende i riflettori sull’«aumento del fattore di rischio spagnolo» – che da settembre conosceva una relativa calma – all’annuncio delle dimissioni di Mario Monti.
«NESSUNA ALTERNATIVA» – Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha definito Monti «un grande primo ministro, decisivo per la stabilità dell’Eurozona». Ha fatto un buon lavoro. Ha restituito fiducia verso l’Italia. E ha messo in atto politiche «che non hanno alternative», ha detto.
«Abbiamo bisogno di un’Italia forte e stabile», rincara il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, che in un’intervista a Sky Tg24 ha parlato anche del premier italiano che, a suo dire, ha dato «un grande contributo al dialogo europeo». Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble non si aspetta effetti destabilizzanti dalle annunciate dimissioni di Mario Monti e ritiene che l’Italia manterrà i suoi impegni. «Ci aspettiamo che l’Italia mantenga gli impegni presi con l’Europa e tenga il passo con le riforme», ha detto il portavoce di Schaeuble, Marianne Kothe. Mentre il portavoce di Angela Merkel, rispondendo a una domanda sulle dimissioni del premier, ha precisato che il governo non commenta la politica interna degli altri Paesi, ma che la cancelliera «ha sempre lavorato bene» con Mario Monti «e ha un rapporto di stima» con lui.
GRAN BRETAGNA – Perplessità e timori sono espressi dalla stampa anglosassone: il Financial Times sceglie la tradizionale sfumatura «humour» per un’apertura in cui sottolinea che in Italia «riprende il servizio normale». In prima pagina, una foto del premier a capo chino e una stringa di lettere per dire che le dimissioni di Monti «potrebbero agitare l’Italia». «Dopo un anno di relativa stabilità e dopo essersi riguadagnato la fiducia dei mercati, il paese sprofonda di nuovo nel caos politico con la figura di Silvio Berlusconi, che si prepara ad un’altra campagna elettorale – la sesta in 19 anni – contro un centro-sinistra che cerca ancora di scrollarsi di dosso la sua immagine post-comunista», scrive il quotidiano della City. Il tono dell’analisi è riassunto dalla didascalia sotto all’immagine del premier uscente: «La decisione di Monti di rassegnare le dimissioni da primo ministro è destinata a innervosire i mercati dopo un periodo di stabilità ed una rinnovata fiducia verso il Paese».
«TEMPESTA» – Sulla stessa linea l’Herald Tribune, che titola in prima pagina: «L’Italia si prepara ad affrontare la tempesta». Quindi pubblica la foto di un Monti pensieroso sopra la didascalia: «Rassegnando le dimissioni, Monti potrebbe preparare il terreno per una candidatura». L’analisi è affidata a due corrispondenze, una da Londra – nella quale si parla di quello che è stato Monti come primo ministro, e di come abbia riportato la credibilità dell’Italia nell’eurozona – e l’altra da Roma, che definisce la ridiscesa in campo di Berlusconi «un segnale importante per testare la tolleranza degli elettori nei confronti delle riforme economiche del governo tecnico».
TRIBUNALE – «Il ritorno di Silvio Berlusconi al potere sarebbe un disastro per l’Italia e per l’Europa intera», si legge nell’editoriale del Times, schietto e negativo. «Le sue chance di essere nuovamente eletto. Ma è sorprendente che ne abbia ancora qualcuna», continua il quotidiano dell’establishment britannico. Che nella versione online sottolinea come «Berlusconi», decidendo di tornare in corsa per Palazzo Chigi, «usi la politica per evitare il tribunale».
IL RITORNO DELLA MUMMIA – A caratteri cubitali, il quotidiano progressista francese Liberation dedica la sua abituale copertina a tutta pagina al ritorno del Cavaliere sulla scena politica italiana con un titolo-choc «Il ritorno della mummia» e un primo piano fotografico agghiacciante dell’ex presidente del Consiglio. «Berlusconi torna in politica e accelera l’uscita di Monti, a rischio di far precipitare l’Italia nel caos e poi la zona euro», aggiunge l’occhiello. E ancora: Silvio Berlusconi, «protagonista sempreverde» (…) «risorge dal regno dei morti». Le prime quattro pagine del giornale sono interamente dedicate al rientro in campo. Nell’editoriale «Caricatura», si legge: «…avevamo finito per convincerci che la Francia poteva, a ragione, inorgoglirsi di ospitare nella sua repubblica la destra più stupida del mondo. Ma non avevamo fatto i conti con l’incredibile talento di un immortale attore del quale molti hanno avuto nuovamente l’ingenuità di prendere sul serio la parola quando affermava di voler lasciare definitivamente la scena. Come uno zombie in una delle serie Z fantastico-erotiche degli anni Settanta che fanno (anche) parte del patrimonio cinematografico italiano, l’inenarrabile Silvio Berlusconi resuscita dai morti».
IN FRANCIA – Non è più morbido il resto della stampa francese: «Aiuto, torna!», titola la Nouvelle République du Centre-Ouest e i commenti spiegano: «Le notizie dall’Italia sono molto preoccupanti» poiché tutto il lavoro di risanamento finanziario, economico, morale viene rimesso in causa – scrive Guillaume Goubert sulla Croix – col rischio di far ripiombare la penisola e con essa il resto dell’Eurozona, in una nuova tempesta«. Sul quotidiano economico Les Echos, Nicolas Barré ricorda che Berlusconi» aveva lasciato uno Stato sull’orlo del baratro, uno stato che per le sue dimensioni minaccia di far precipitare l’intera zona euro nel caos».
GERMANIA – Sulla tedesca Bild, ecco «Il ritorno del bunga-bunga»: Berlusconi vuole di nuovo governare l’Italia. L’ex presidente del Consiglio, ricorda Bild, è stato condannato appena sei settimane fa per evasione fiscale a quattro anni. Lo Spiegel non è meno tenero: «Lo spettro dell’Italia», i piani di rientro in politica di Berlusconi significano che l’ex premier «vuole salvare la sua pelle – a ogni costo». «L’Europa trema all’idea di un suo ritorno». «Il ritorno del re sole» titola Handelblatt, quotidiano economico: «l’ex premier torna in campo e spaventa i mercati» Lo svizzero Le Temps, apre con una foto di Berlusconi e dice senza mezze misure: «Attenzione, pericolo in Italia».