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Derivati, le quattro banche estere condannate per truffa al Comune di Milano

I contratti con le giunte di centrodestra guidate da Moratti e Albertini. Confiscati 87 milioni di euro, multa di un milione a ciascun istituto, condanne tra 6 e 8 mesi per nove funzionari.

MILANO – Sentenza storica del Tribunale di Milano. Quattro banche estere – Deutsche Bank, Depfa Bank, Ubs e Jp Morgan – sono state condannate dal giudice di Milano Oscar Magi per truffa aggravata per oltre 100 milioni di euro ai danni del Comune di Milano, in relazione a operazioni su contratti derivati fatte con le giunte di centrodestra guidate da Moratti e Albertini. La confisca ammonta complessivamente a 87 milioni di euro; per ogni banca c’è anche una sanzione da un milione di euro.

LE PENE – Il giudice, oltre a dichiarare le 4 banche responsabili per la legge 231 del 2001, ha condannato nove persone fisiche, tra manager ed ex degli istituti di credito, a pene comprese tra i sei mesi e gli otto mesi e 15 giorni. Tutte le condanne per i nove imputati sono con sospensione della pena, con il riconoscimento delle attenuanti generiche e comportano l’incapacità di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione. Quattro le assoluzioni, come chiesto dal pm Alfredo Robledo.

ROBLEDO – «È una sentenza storica, perché è stato riconosciuto il principio fondamentale che ci deve essere trasparenza da parte delle banche nel contrattare con la pubblica amministrazione», ha commentato il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, che ha coordinato l’inchiesta. Il giudice della IV Sezione Penale di Milano ha accolto in pieno l’impianto accusatorio del procuratore aggiunto, riconoscendo la responsabilità dei quattro istituti di credito che erano imputati in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.

LO SWAP – Secondo l’accusa, le quattro banche avrebbero «raggirato» l’amministrazione comunale milanese stipulando nel 2005 uno swap trentennale (sotto la giunta Albertini, contratti poi rinnovati sotto la giunta Moratti), senza informare come dovuto il Comune di tutti i rischi dell’operazione. Anche una perizia, ordinata dal giudice nel corso del processo (durato circa due anni e mezzo), aveva stabilito in sostanza che le banche avevano male informato l’amministrazione comunale, la quale, comunque, aveva avuto fretta di concludere l’operazione. Il Comune di Milano, che si era costituito parte civile, è poi uscito dal processo dopo un accordo di transazione con i quattro istituti di credito di circa 455 milioni di euro.

LE REAZIONI – «Ubs esprime disappunto per il verdetto», si legge in una nota diffusa dall’istituto di credito. «Ubs ritiene – prosegue la nota – che la propria condotta e quella dei propri dipendenti siano state del tutto conformi alla legge. Ubs e le persone coinvolte perseguiranno con determinazione tutte le possibilità di appello».

Redazione online

Derivati, le quattro banche estere condannate per truffa al Comune di Milanoultima modifica: 2012-12-19T16:00:00+01:00da
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