A UNO MATTINA. L’imprenditore racconta la sua prigionia: «I rapitori mi davano troppa confidenza». L’incontro con Monti in studio.
ROMA – «Mi annoiavo e per fare qualcosa cantavo». Racconta le oltre due settimane di prigionia Andrea Calevo, l’imprenditore rapito a Lerici il 16 dicembre e liberato il 31 con un blitz congiunto di Polizia e Carabinieri. E lo fa ripercorrendo con il pensiero le giornate trascorse in uno scantinato di Sarzana. Le canzoni fischiettate per far passare la paura? «Quelle di Fred Buscaglione, Raffaella Carrà e Franco Battiato».
IL COLONNELLO STORONI – Andrea Calevo però rivela anche dettagli sui rapitori. «Non ricordo quanti erano, parlavano con accento meridionale, probabilmente fingevano di essere del Sud». E ancora: «Non erano operatori professionisti: all’inizio mi davano troppa confidenza e mi hanno rivelato troppi dettagli sul mio rapimento». Gli uomini, comunque, «venivano sempre con il volto coperto, armati, con i guanti, i passamontagna, prima che entrassero sentivo lo scatto dell’arma». Le visite nella cantina-prigione non erano frequenti: «all’inizio venivano due volte al giorno, poi sempre meno». Sulla dinamica del suo sequestro l’imprenditore spezzino ha anche spiegato di aver seguito i suoi rapitori «perché mi avevano detto che mi avrebbero liberato subito e che sarei potuto tornare da mia madre, pensavo a un sequestro lampo». In studio anche la sorella Laura, protagonista di un appello nei giorni del sequestro, che ha spiegato come il colonnello Storoni l’abbia avvisata di aver liberato il fratello: «Laura, ti portiamo Andrea a casa», le ha detto il colonnello dei carabinieri dell’Anticrimine di Genova. «Ero davanti al computer, sentivo trambusto in casa, c’erano voci di una liberazione imminente. Ma non ci ho creduto finché non mi ha chiamato il colonnello», ha spiegato Laura. Entrambi i fratelli Calevo hanno ancora ringraziato gli inquirenti.
L’INCONTRO CON MONTI – Prima di entrare in studio Calevo si è incontrato con Mario Monti, in studio anche lui per un’intervista. «Lo Stato è al servizio dei cittadini e questa è una bellissima dimostrazione di sinergia e efficienza delle forze dell’ordine. Esprimo gioia e soddisfazione ma in un momento preelettorale non ritengo di volere utilizzare questo incontro rendendo pubblica la nostra conversazione», ha detto il premier al conduttore di Uno Mattina che gli chiede cosa si sia detto con il giovane imprenditore appena liberato dal sequestro dei giorni scorsi. Poi Monti e Calevo si sono salutati in una breve intervista a due.