SOCIAL E POLITICA. Nel giro di pochi minuti la smentita: un fotomontaggio. E in rete circolano le istantanee del tweet incriminato.
Il tweet incriminato |
MILANO – Rai3? «Fa cag…». La Gabanelli (anzi la «Gabbanelli»)? «Sembra la Bindi». In definitiva, sono tutti «servi della sx e delle banche. Le porcate della sinistra mai eh?». Quindi gli hashtag: «#schifo» e «#tipisinistri».
Così cinguettò – nella tarda serata di domenica – l’account Twitter @berlusconi2013, il profilo curato dai «volontari digitali» simpatizzanti dell’ex premier. O meglio: così avrebbe cinguettato. Perché nel giro di pochi minuti dallo stesso indirizzo è arrivata la smentita: quelle frasi non sarebbero mai state scritte.
«Adesso fanno anche i fotomontaggi non ci stupisce più niente (staff)», hanno commentato i sostenitori di Silvio Berlusconi. In rete, però, iniziano a circolare le istantanee del tweet «incriminato». Con orari diversi e da browser differenti.
Possibile che sia stato un falso? Il «giallo» resta. Anche se è la seconda volta, in pochi giorni, che lo stesso profilo Twitter – aperto il 6 dicembre – sale alla ribalta. Pochi giorni fa – come raccontato da corriere.it – in un solo giorno l’account di supporto a Silvio Berlusconi ha avuto sessantamila follower in 24 ore. Molti di questi, però, sono risultati falsi, tanti altri provenienti dal Sud America.
E mentre si cerca di far luce sulla paternità di quei 140 caratteri scritti o forse non scritti, in molti hanno iniziato a scherzarci su. Non solo per quell’errore – il cognome della conduttrice di “Report” scritto con la doppia b –, ma soprattutto per il fatto che in quel momento, su Raitre, stavano andando in onda un altro programma (“Presa Diretta”) e un altro presentatore (Riccardo Iacona).