ELEZIONI. Il leader di Sel: «Disegno da razza padrona. I super-ricchi? Devono andare al diavolo».
Mario Monti? «Da Grande Oriente d’Italia. Nichi Vendola a «Uno Mattina» critica senza riserve il presidente del consiglio uscente che aveva invitato Bersani a «silenziare» le voci più radicali del centrosinistra. «Democristianeria senza Dc da Grande oriente d’Italia- dice il leader di Sel- Tagliare le ali al centrosinistra significa fare della politica una palude, facendo finta che ci sia una contesa per cui chiunque vinca, alla fine, vincono sempre quelli come Monti: la razza padrona». Poi aggiunge: «È incredibile come Mario Monti non veda il dolore provocato nelle viscere del Paese». Quello del premier, ha aggiunto, «è un ottimismo da fiction e spot pubblicitario».
LA RICETTA – Diversa la ricetta di Pd e Sel che «decidono di andare tra la gente a scegliere i candidati e lo fanno con le primarie, sperimentando un metodo di cessione della sovranità, diciamo, a un popolo più largo». Poi attacca: un eventuale «ticket» tra Casini, Bersani e Monti in caso di pareggio sarebbe «spaventoso». Vendola ribadisce che «ci si candida per vincere e per governare il Paese». Il leader Sel aggiunge che «l’eventualità su cui si basa è che i progressisti non prendano la maggioranza al Senato ma il dibattito al riguardo – segnala – è un po’ comico, visto che non sappiamo niente di cosa sarà il prossimo Parlamento, di come sarà composto il personale politico di Grillo degli arancioni». Il leader Sel martella invece su «un discorso per la salvezza dell’Italia. Monti e Casini non propongono un’alleanza alla sinistra ma una resa e se permettete – ribatte – vorrei fare un altro gioco». E infatti mentre Monti «si chiude con Casini e Montezemolo nel Palazzo e cercano di capire come tenere in equilibrio quelli del filone confindustriale e quelli del filone clericale, mentre dall’altro lato Berlusconi cerca di trovare la quadra con Maroni, della serie «a volte ritornano», in questa specie di horror chiamato centrodestra, noi siamo aperti all’influenza del popolo». «Berlusconi – prosegue Vendola – decide, da perdente, di mettere insieme tutte le forze delle destre populiste, il leghismo, la destra post-fascista di Storace e ciò che resta del Pdl. La destra si è spaccata e la parte più presentabile, più innamorata della finanza va con Monti, quella più vernacolare e belluina con Berlusconi».
INGROIA – Nichi Vendola spiega la sua posizione su Ingroia. «Forse è un segno di novità se, ad oggi, la formazione di Ingroia non nasce nel segno di una rissa a sinistra. Non intendo vivere la campagna elettorale come resa dei conti nel ceto politico ma – dallo studio di Uno Mattina avverte – «dovere della sinistra è candidarsi per governare, non per testimoniare». «C’è bisogno – incalza – non di un megafono per far sentire la voce del dolore di giovani e precari ma di una coalizione responsabile e – sottolinea – credibile, che si proponga di cambiare il Paese».
I SUPER-RICCHI – Poi il programma: «I super-ricchi devono andare al diavolo, Putin ha le sembianze del diavolo e dunque Depardieu è sulla direzione giusta»dice il leader di sel sulla scelta dell’attore francese di cambiare cittadinanza per la tassa sui ricchi imposta dal governo francese. «Abolire l’Imu e in generale rivedere il peso fiscale sulle fasce più deboli», questo è l’obiettivo da raggiungere nei prossimi tempi secondo il leader di Sel Nichi Vendola, che sostiene come la «lotta alla povertà» sia fondamentale.