Il segretario del Pd a Skytg24. E su Berlusconi: «Non scommetterei su di lui, non ha chance».
«Berlusconi è un combattente. Ma a furia di combattere ha mostrato anche gli esiti. Dopo dieci anni ci ha messo in un mare di guai e non può essere lui a tirarci fuori. Pur non sottovalutando l’avversario, non gli darei molte chance. Non scommetterei su di lui». Pier Luigi Bersani spiega a Sky tg24 che i tutti i suoi avversari politici «faranno gara un po’ sul Pd». Anche se il segretario non comprende bene la battaglia di Mario Monti. Infatti, sulla possibile candidatura di Gabriele Albertini al Senato per la lista Monti in Lombardia si chiede: «A me va bene tutto, purché queste mosse non aiutino Berlusconi e la Lega a togliere le castagne dal fuoco in Lombardia. Se fosse così non andrebbe bene e bisognerebbe rispondere su questo. Amichevolmente, vorrei capire da Monti e dal centro contro chi combattono».
L’APERTURA – Però Bersani conferma l’apertura al centro in caso di vittoria: «Confermo che chiederemo dopo il voto la collaborazione con Monti, lo dico da tre anni: un governo dei progressisti aperto al dialogo con forze moderate e europeiste contrarie ad un revival di Berlusconi. Resto fermo su questo e non vedo il motivo per cui questa iniziativa sia alternativa ad una sinistra anche radicale». Il leader del Pd ha fatto poi una sintesi di due delle sue celebri metafore per il Partito democratico: «È una lepre da smacchiare».